Una «variantina», così il sindaco Alessandro Canelli ha definito la variante al Piano regolatore approvata oggi, 17 luglio, durante la seduta del consiglio comunale. Un’operazione per un’area di 41mila metri quadri – di cui 18mila saranno dedicati ai capannoni, 200 per la stazione antincendio, 2100 per i parcheggi pubblici e 2500 al verde – che si aggiungono ai 4,7 milioni di metri quadrati dedicati alla logistica attorno alla città di Novara.
Non è bastato un progetto che prevede la riqualificazione di un’area sita in via Martino della Torre – gli ex Magazzini del caffè – a fermare le critiche delle minoranze, che avevano già alimentato un ampio dibattito in commissione consiliare, e nemmeno le osservazioni dalle associazioni ambientaliste che evidenziano l’impatto dei poli logistici in termini di salute, biodiversità, qualità dell’aria, traffico e consumo di suolo.
Ad aprire il dibattito in aula è stato il consigliere del Partito Democratico Mattia Colli Vignarelli che ha sottolineato la forte contrarietà del suo gruppo sul progetto: «Non siamo d’accordo perché si tratta di un’operazione che si svolge in un contesto che rimane poco trasparente. Rimane invisibile il fatto che in quel luogo contribuiremo a una qualità dell’aria peggiore, a impatti significativi dal punto di vista climatico, a impatti negativi sul traffico e si stanno sottovalutando gravemente le conseguenze di questa operazione» ha dichiarato aggiungendo che «in questo modo si agevola il profitto di alcuni a spese di tutti con un impatto irreversibile per quell’area».
Anche Mario Iacopino, capogruppo del Movimento 5 Stelle ha espresso la sua contrarietà al progetto: «Il piano regolatore prevedeva in quegli spazi un’area dedicata alla creazione di valore, all’innovazione, alla ricerca e ai servizi e invece con la giunta Canelli le varianti sono diventati la regola e non un’eccezione» rilanciando sugli impegni che l’amministrazione dovrebbe, invece, adottare «serve attivare politiche di consumo di suolo zero, compensazioni ambientali vere, adeguamento delle infrastrutture».
Ma il vero scontro si è consumato tra il sindaco che ha parlato di «un film che sembra esagerato dietro a un progetto di riqualificazione di strutture fatiscenti e piene di amianto dove ora ci sono soltanto camion parcheggiati» e il capogruppo dem Nicola Fonzo che ha ribattuto: «Noi non siamo contrari agli interventi di riqualificazione, ma siamo contrari al fatto che in questa città siano spuntate come funghi una serie di aree destinate alla logistica e ai supermercati».
Un copione già visto, in una scenografia che vede la trasformazione del territorio della città già pienamente avviata. In pochi anni Novara è diventata una delle capitali della logistica nel nord Italia e questo è il frutto di una scelta politica chiara. Alcune domande rimangono: a chi conviene davvero questa espansione? Quali benefici lascia sul territorio? E soprattutto: quanto è sostenibile nel lungo periodo? Ciò che è certo è che in via Martino della Torre, grazie a 19 voti favorevoli, ci sarà un altro hub della logistica.