Si erano conosciuti nelle chat e poi avevano deciso di incontrarsi a Novara, ma nel corso dell’incontro lui ne aveva approfittato per allungare le mani sul seno della ragazza. Lei aveva respinge le avance e chiamato in tempo reale i carabinieri, che avevano bloccato il molestatore.
Un incontro finito male, quello fra un ventiduenne italiano di origine marocchina residente a Vercelli, O.O., e una diciannovenne residente in provincia di Milano: a metà aprile lui, infatti, era stato fermato per violenza sessuale (nell’ipotesi di lieve entità). Reato per il quale ieri è stato subito processato con rito abbreviato e condannato a 11 mesi di reclusione. Il pm aveva chiesto 1 anno e 4 mesi, mentre il suo legale l’assoluzione, per mancanza dell’elemento soggettivo, ovvero la volontà di compiere un atto sessuale.
I fatti sono avvenuti nel centro di Novara. Dopo una conoscenze virtuale avvenuta grazie alle app in voga fra le nuove generazioni, i due ragazzi avevano deciso di parlare viso a viso incontrandosi a metà strada. Era stata scelta a Novara. Arrivati in treno, si erano visti nella zona della stazione. Poi, dopo qualche chiacchiera al bar, lo spostamento in un parchetto poco distante, per approfondire la conoscenza. Il ventenne ha iniziato il corteggiamento. Era andato oltre chiedendo qualche effusione, qualche bacio. Di fronte al rifiuto, ha iniziato a insultare la ragazzina e poi le ha toccato il seno due volte. Da qui la chiamata al 112. All’interrogatorio lui ha ammesso di aver fatto qualche avance alla ragazza, provando a toccarla, ma che di fronte al rifiuto si è subito tirato indietro.