La qualità dell’aria in Piemonte migliora. È quanto emerge dal Rapporto sullo stato dell’ambiente 2025 redatto da Arpa Piemonte e Regione Piemonte. Il documento offre una fotografia aggiornata delle condizioni ambientali del territorio e illustra le azioni intraprese nel corso del 2024 per contrastare i cambiamenti climatici e tutelare il patrimonio naturale regionale.
I dati più incoraggianti riguardano proprio l’aria: nel 2024 si sono registrati livelli medi degli inquinanti tra i più bassi di sempre, sia per quanto riguarda il particolato PM10 che il PM2.5. Nei primi cinque mesi del 2025, i valori di PM10 sono risultati i migliori degli ultimi anni rispetto ai limiti di legge.
«I dati sono nettamente positivi – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati –. Negli ultimi vent’anni, e in particolare negli ultimi anni, abbiamo visto un costante miglioramento non solo della qualità dell’aria, ma anche nel settore delle acque, dei rifiuti e delle bonifiche. Il Piemonte punta con decisione sulla bioeconomia e sull’economia circolare, facendo leva su innovazione e nuove tecnologie».
Tra le novità, è stata annunciata oggi anche la nascita di una nuova struttura regionale: «Qualità dell’aria e innovazione tecnologica per l’ambiente». Inoltre, Marnati ha preannunciato una proposta di legge per la valorizzazione dei crediti di carbonio, ispirata alle recenti decisioni globali assunte a Baku. Il Piemonte potrebbe diventare così la prima regione in Europa a dotarsi di uno strumento legislativo per certificare il mercato volontario dei crediti di carbonio, incentivando l’assorbimento di CO₂ e lo sviluppo di un sistema economico “verde” a livello locale.
Il 2024, tuttavia, è stato anche l’anno più caldo e umido mai registrato in Piemonte dal 1958: la temperatura media è stata di circa 11 gradi, ossia 1,1 grado sopra la media climatica del trentennio 1991–2020, mentre le precipitazioni hanno fatto del 2024 l’anno secondo solo al 1977 per piovosità.
Per aumentare la resilienza climatica nei contesti urbani, sono stati avviati progetti di forestazione urbana del valore di 8,5 milioni di euro, finanziati con fondi europei FESR. Inoltre, sono stati stanziati 13,3 milioni di euro per la prevenzione degli incendi boschivi e la sistemazione idrogeologica di aree montane e collinari.
Proseguono anche i lavori di bonifica dei siti contaminati: nel 2024 sono avanzati gli interventi su siti orfani finanziati con 36,6 milioni di euro del Pnrr, con completamento previsto entro il 2026.
Infine, ad aprile 2025 è stato approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (PRRS), che conclude l’aggiornamento della pianificazione piemontese avviato con il PRUBAI nel 2023. Il piano integra le direttive europee sull’economia circolare e promuove una gestione più sostenibile e responsabile dei rifiuti industriali.