Un caso di frode assicurativa su larga scala è emerso a Novara nei giorni scorsi, con un numero di denunce in costante aumento. Come ormai noto, al centro della vicenda un’agenzia fisica di intermediazione assicurativa, la Gdel, con sede in via Cernaia, i cui due titolari sono accusati di aver truffato centinaia di automobilisti vendendo false polizze RC auto.
Secondo quanto riferito dal comandante della Polizia locale Paolo Cortese, «finora sono arrivate circa 400 segnalazioni, di cui 150 solo ai nostri uffici anche in questi ultimi giorni. Le restanti denunce sono state raccolte tra le stazioni dei Carabinieri della provincia e la Questura di Novara. Il meccanismo era sempre lo stesso: i clienti venivano attirati da sconti apparentemente vantaggiosi, ma con una condizione precisa – il pagamento mensile in contanti della polizza annuale. In realtà, i due titolari – uno residente a Novara, l’altro a Torino – versavano solo le prime mensilità alle compagnie assicurative, per poi interrompere i pagamenti e intascare il denaro successivo. Il risultato? I clienti si ritrovavano senza copertura assicurativa e ignari della situazione fino a eventuali controlli su strada o incidenti».
A essere colpiti in modo particolare, spiega ancora Cortese «sono stati cittadini stranieri, che rappresentano circa l’80% delle vittime: lavoratori con stipendi bassi e spesso con difficoltà linguistiche che li rendevano più vulnerabili e meno capaci di verificare la correttezza della documentazione ricevuta».
I due responsabili, che si erano resi irreperibili dopo l’esplosione del caso, sono stati individuati dalle forze dell’ordine. L’intera vicenda è ora al vaglio della Procura della Repubblica, che ha aperto un’inchiesta.
Nel frattempo, continuano ad arrivare nuove segnalazioni, mentre gli inquirenti cercano di ricostruire l’intera rete delle truffe e di quantificare l’ammontare complessivo del danno. Le autorità invitano chiunque si sia rivolto all’agenzia Gdel a verificare la validità della propria polizza e, in caso di dubbi, a sporgere denuncia.