Denunce d’infortunio in calo ma un mortale in più rispetto all’anno precedente: così nel 2021 in Provincia di Novara secondo gli “open data” su infortuni e malattie professionali durante l’anno appena trascorso, diffusi il 31 gennaio dall’Inail. Per altro un dato simile a quello piemontese, ma in netta controtendenza con quello nazionale.
Nel Novarese lo scorso anno sono stati denunciati 10 infortuni mortali (erano 9 nel 2020). Oltre il 19% in meno invece le denunce di infortunio: 3.256 nell’anno appena trascorso contro le 4.033 del 2020.
Anche in Piemonte denunce in calo del 19% (41.225 contro 49.041 del 2020) ma anche meno mortali: 111 contro i 123 precedenti. Invece a livello nazionale le denunce sono lievemente aumentate (+0,2%) a quota 555.236 ma sono diminuite del 3,9% quelle mortali: 1.221 a fronte delle 1.270 registrate nel 2020.
Tutti numeri, comunque, assolutamente provvisori e da considerare con molta prudenza, avverte l’Inail, in particolare perché “l’emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus ha, infatti, fortemente condizionato l’andamento infortunistico del 2020 e 2021, che rappresentano quindi anni “anomali” e poco rappresentativi per i confronti temporali. Il 2020, in particolare, più del 2021 risente anche del mancato conteggio di un rilevante numero di “tardive” denunce (in particolare mortali) da contagio Covid-19”.
PIU’ INFORTUNI “IN ITINERE”
In ogni caso sia i dati nazionali che quelli locali evidenziano un aumento degli infortuni “in itinere”, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro: 524 nel 2021 contro i precedenti 397 (+32%) a fronte di un +29,2% in Italia. Gli infortuni mortali nel Novarese sono stati 5 in azienda e 5 in itinere mentre erano rispettivamente 8 e 1 nel 2020. In occasione di lavoro sono denunciati un complesso di 2.732 infortuni, il 24,9% in meno dei 3.636 denunciati nel 2020.
Nel Novarese il numero degli incidenti sul lavoro è diminuito su base annua del 27,5% nella gestione industria e servizi (-4,7% in Italia), è aumentato del 15,4% in agricoltura (+2,6% in Italia) ed è aumentato dell’86,4% nella gestione per conto dello Stato (+57% in Italia), ma con una diminuzione – spiega l’Inail – nel settore sanità e assistenza sociale dovuto al numero elevatissimo di denunce nel 2020, anche se ancora nel 2021 si è distinto per la numerosità di eventi.
Nel Novarese gli incidenti hanno interessato per il 61,5% lavoratori maschi (lo scorso anno per il 50,4%), per l’80,1% nati in Italia (lo scorso anno l’82,1%) e per il 23,2% nella fascia di età 45-54 anni (30,1% nel 2020) seguita dalle fasce 25-34 (19,3%) e 35-44 (19,1%).
Le denunce di infortunio con esito mortale interessano 8 maschi e 2 femmine, 8 lavoratori nati in Italia (1 Ue, 1 extra Ue), 3 nel settore artigianato, 3 nelle altre attività e 2 nell’industria.
MALATTIE PROFESSIONALI
Le denunce di malattia professionale sono fortemente cresciute sia a livello provinciale (98 contro le 55 del 2020, +78,2%) si su quello nazionale (55.288, oltre 10mila in più, il +22,8%). L’Inali spiega che “nel 2020 i vari arresti e ripartenze delle attività produttive hanno ridotto l’esposizione al rischio di contrarre malattie professionali” oltre che spinto il lavoratore a rimandate le denunce al 2021.
Nel Novarese le denunce per malattia sono state presentate 68 da lavoratori e 30 da lavoratrici, con un incremento del 69,4% per la componente maschile e del 30,6% di quella femminile. In crescita le denunce di persone nate fuori dall’Unione europea (10,2% del totale, per la prima volta dato in doppia cifra) rispetto ai nati in Italia (87,8%).
Tra le patologie restano prevalenti quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (63,2% delle denunce), seguite da quelle dell’orecchio (13,8%, nel 2020 solo il 4,8%) che superano i tumori (10,3%, nell’anno precedente 33,3%), mentre al quarto posto restano le patologie del sistema nervoso (5,7%) e poi quelle del sistema respiratorio (3,4%). Le prime tre patologie sono anche quelle più importanti, nello stesso ordine, a livello nazionale.