Il dono di Natale che vorrei

In un giardino c’è un uomo che si prende cura delle piante e avverte una sensazione di piena armonia con la natura e il mondo.

Si guarda intorno, vede il mare e in quel momento nel suo sguardo non c’è più spazio per rabbia, invidia, imbarazzo.

E’ dove vuole essere, in uno stato di pace.

E’ semplicemente felice.

Ci fa questo dono prezioso il poeta polacco Czesław Miłosz, premio Nobel per la letteratura nel 1980.

Ha cantato di guerre e dittature spietate, ha indagato la condizione dell’uomo in un mondo di duri conflitti, e per questo sa trasformare in poesia la manifestazione di una gioia inaspettata e una speranza di normalità.

Dono

Un giorno così felice.
La nebbia si alzò presto, lavoravo in giardino.
I colibrì si posavano sui fiori del quadrifoglio.
Non c’era cosa sulla terra che desiderassi avere.
Non conoscevo nessuno che valesse la pena d’invidiare.
Il male accadutomi, l’avevo dimenticato.
Non mi vergognavo al pensiero di essere stato chi sono.
Nessun dolore nel mio corpo.
Raddrizzandomi, vedevo il mare azzurro e le vele.

C. Miłosz, in “Poesie”. Adelphi, 1983

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