Sabato 15 novembre la delegazione FAI di Novara offrirà ai cittadini un’occasione unica per scoprire uno dei luoghi più significativi della storia irrigua e culturale del territorio: il palazzo dell’associazione Irrigazione Est Sesia, sede della centenaria istituzione che gestisce le acque del Novarese e della Lomellina. L’iniziativa prevede visite guidate su turni a partire dalle ore 15, con ritrovo in via Negroni 7 a Novara. L’evento permetterà di esplorare gli ambienti storici dell’edificio, normalmente non accessibili al pubblico, e di ammirare il ricco patrimonio artistico, tecnico e documentario custodito tra le sue mura.
Durante la visita, i partecipanti potranno conoscere da vicino l’attività dell’Est Sesia, che da oltre un secolo si occupa della gestione unitaria delle acque di irrigazione in uno dei comprensori più estesi d’Italia. Mappe storiche, grandi plastici e disegni ottocenteschi guideranno i visitatori in un viaggio tra canali, rogge e navigli, alla scoperta del complesso sistema idrico che ha reso fertili e produttive le campagne del riso. Il percorso sarà arricchito anche dalla presenza di due modellini in legno provenienti dal museo del mulino di Mora Bassa di Vigevano, realizzati e curati dall’associazione culturale “La Città Ideale”.
«Accogliamo sempre con piacere le iniziative del FAI volte a valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del territorio – ha dichiarato Mario Fossati, direttore dell’associazione Est Sesia –. Desideriamo che i giovani, in particolare, trovino in queste occasioni risposte sulla storia e sulle funzioni delle vie d’acqua che rendono produttive le nostre campagne». All’interno del palazzo sarà inoltre possibile ammirare una selezione della collezione di dipinti della fondazione Nobile Collegio Caccia, ente storico che dal 1670 sostiene gli studenti universitari attraverso l’assegnazione di borse di studio.
«La Fondazione – ha spiegato il presidente Roberto Santagostino – opera grazie ai lasciti del Conte Giovanni Francesco Caccia e conserva un importante patrimonio artistico, oggi esposto anche grazie alla collaborazione con Est Sesia. Siamo lieti che il FAI contribuisca a far conoscere queste opere e, con esse, la storia e l’attività della nostra istituzione».
La partecipazione è aperta a tutti, con prenotazione fortemente consigliata. È previsto un contributo minimo di 10 euro per i non iscritti FAI e di 8 euro per gli iscritti. L’intero ricavato sarà devoluto al Fondo per l’Ambiente Italiano, a sostegno delle sue attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale.




