C’è aria di novità nel mondo della pallacanestro novarese. Lunedì 7 luglio, al centro commerciale San Martino, è stata ufficialmente presentata la Union Basket Novara, una nuova realtà sportiva che nasce dall’unione di tre storiche società cittadine: Basket College Novara, Universal Basket Novara e Polisportiva San Giacomo.
A raccontare questa nuova avventura sono stati Andrea Delconte, Mohamed Loughlimi e Sergio Ferrarotti, volti noti e profondamente radicati nel tessuto sportivo della città. «Sono immensamente felice di veder nascere una grande comunità tutta dedicata ai giovani, alla loro crescita e al loro futuro attraverso la loro passione: la pallacanestro», ha esordito Delconte, ripercorrendo con emozione le origini del movimento cestistico cittadino, nate nella parrocchia del Sacro Cuore nel lontano 1972 con il progetto “Lucciola”.
Ma oggi si guarda avanti. L’obiettivo è costruire una grande casa del basket novarese, capace di accogliere e far crescere atleti e atlete di ogni età, puntando sulla qualità dell’insegnamento tecnico e su valori forti come l’inclusione, la socialità e il rispetto. La Union Basket Novara sarà una realtà ampia e strutturata. Comprenderà: la Serie C maschile del College Novara, la Serie C femminile targata San Giacomo, la Divisione Regionale 1 (ex Serie D) dell’Universal, la Divisione Regionale 2 (ex Promozione) del College, e poi il baskin della San Giacomo, dove giocano insieme atleti con e senza disabilità. Ma il vero cuore del progetto batte nel settore giovanile: squadre Under 14, Under 15, 17, 19 sia maschili che femminili, minibasket nei quartieri e anche il little basket per i più piccoli, dai 4 ai 6 anni.
«Sono entusiasta e non vedo l’ora di cominciare», ha detto con un sorriso Mohamed Loughlimi che ha aggiunto «Lo sport mi ha dato tanto, ora è il momento di restituire. Vogliamo che il basket diventi un mezzo per includere, unire ed emozionare la nostra città». Parole condivise anche da Sergio Ferrarotti, da sempre attivo nella promozione dello sport come strumento sociale: «L’inclusività dei diversamente abili, il ruolo delle ragazze, la partecipazione di tutti: questi sono valori che fanno parte della nostra identità e che continueremo a coltivare con ancora più forza»
Dal palco, un appello diretto alle istituzioni: si chiede che l’assegnazione degli spazi sportivi avvenga secondo criteri chiari e meritocratici, che tengano conto non solo del numero degli iscritti, ma anche dell’impatto sociale, del sostegno alle famiglie e dei valori trasmessi.