Commissione consiliare sul Pums: scontro sui tempi, focus su mobilità sostenibile e criticità urbane

Durante la discussione sul Piano urbano della mobilità sostenibile si è parlato di abbonamenti bus, parcheggi, piste ciclabili, monopattini e spostamenti verso i poli logistici

A meno di 24 ore dalla presentazione pubblica del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, questa mattina, 30 aprile, si è tenuta la commissione consiliare sullo stesso tema. Un tempismo che ha scatenato polemiche, in particolare da parte del capogruppo del Pd, Nicola Fonzo, che ha criticato duramente l’ordine degli eventi: «La commissione andava fatta prima della presentazione pubblica. Ve lo abbiamo chiesto il 10 aprile. Non siamo fessi. Questo è uno schiaffo istituzionale. Se c’erano problemi, si spostava il convegno».

A replicare è stata l’assessora alla Mobilità, Elisabetta Franzoni: «In accordo con il consigliere Mario Iacopino, che aveva chiesto la commissione, e per motivi familiari, abbiamo scelto questa tempistica. Io non sono per gli schiaffi: è stato un errore non considerare prima la necessità di invertire l’ordine. Va detto però che non è stato semplice organizzare il convegno, viste le poche date disponibili per l’Arengo dopo la chiusura del castello».

Franzoni ha poi ricordato che il Pums, un documento di 130 pagine approvato in giunta due settimane fa, riconosce Novara come nodo funzionale all’interno della rete europea TEN-T, la rete transnazionale per il trasporto di persone, merci e tecnologie. «Essere inseriti in questo contesto implica diritti, ma anche doveri e adempimenti concreti, che il piano definisce con azioni precise», ha dichiarato.

Questionario e partecipazione: i numeri non convincono tutti

Durante la discussione, l’assessora ha evidenziato la risposta «molto elevata» al questionario rivolto alla cittadinanza: circa 3.600 partecipanti, un numero che – a suo dire – supera quello registrato in molte città più grandi. Ma per la consigliera del Pd Milù Allegra non basta: «Non è solo una questione numerica. Manca la sensibilizzazione. Non è stato attivato il mobility manager nelle scuole e nelle aziende».

Abbonamenti bus e monitoraggio: scontro sui dati

Altro tema caldo quello degli abbonamenti al trasporto pubblico. Fonzo, analizzando le slide, ha osservato che i 315 abbonamenti indicati non rappresentano un dato annuale, ma si riferiscono al periodo 2022-2024. «Serve chiarezza: quanti sono frutto delle politiche adottate e quanti dei bonus statali? Un piano di monitoraggio deve dire cosa è stato fatto, non solo cosa si vorrebbe fare».

Franzoni ha risposto con dati aggiornati: nel 2022 gli abbonamenti sono stati 2.240 (più 1.753 scolastici), nel 2023 sono saliti a 2.486 (e 1.565 scolastici), nel 2024 sono arrivati a 2.939 (più 1.575 scolastici). «Il monitoraggio prevede sezioni distinte: interventi già realizzati, in programma e altri desiderati, come l’eliminazione dei passaggi a livello, che però richiede investimenti importanti».

Parcheggi, piste ciclabili e monopattini: le criticità quotidiane

Ampio spazio è stato dedicato alla regolamentazione della mobilità leggera e sostenibile. La consigliera Allegra ha chiesto chiarimenti sull’esenzione per il parcheggio delle auto ibride ed elettriche e ha sollevato il problema dell’uso scorretto di monopattini e bici elettriche: «C’è una giungla. Inoltre piazza Gramsci è diventata la succursale di piazza Martiri. E quando renderete le piste ciclabili davvero ciclabili? Servono continuità e controlli».

Franzoni ha risposto che il tema della gratuità dei parcheggi per le auto elettriche sarà oggetto di discussione futura «visto che l’aumento dei veicoli comporterà un calo delle entrate per i parcheggi». Su piazza Gramsci, ha sottolineato la necessità di un’estensione della Ztl a 24 ore. Il comandante della Polizia locale, Paolo Cortese, ha aggiunto: «L’obiettivo è rendere piazza Gramsci interamente pedonale, consentendo solo transiti di ingresso e uscita dalla Ztl h24. I monopattini a noleggio sono a norma, ma il problema degli abbandoni lo abbiamo già segnalato alle società Bit Mobility»..

Anche il capogruppo della Lega, Gaetano Picozzi, ha puntato il dito sulla mancanza di cultura e rispetto per ciclisti e mobilità dolce: «Serve maggiore manutenzione delle piste ciclabili e formazione per i cittadini. Non si può ignorare l’aumento dei rischi legati a un uso scorretto di bici elettriche e monopattini».

Logistica e lavoratori: la mobilità dimenticata

Infine, Allegra ha evidenziato le condizioni di pericolo in cui si trovano molti lavoratori dei poli logistici, costretti a muoversi a piedi o in monopattino lungo le statali. «Possibile che aziende come Amazon non abbiano previsto un mobility manager? E con l’arrivo di Silicon Box, ci sarà un trasporto dedicato per i dipendenti? Se non si norma la questione, proliferano i trasporti abusivi. Ma chi paga questi servizi?».

Franzoni ha riconosciuto la necessità di agire: «Abbiamo ottenuto la nuova fermata ferroviaria anche grazie ad Amazon e Rfi. Per i futuri insediamenti, sarà nostro compito chiedere alle aziende di mettere la mobilità sostenibile tra le priorità».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Commissione consiliare sul Pums: scontro sui tempi, focus su mobilità sostenibile e criticità urbane

Durante la discussione sul Piano urbano della mobilità sostenibile si è parlato di abbonamenti bus, parcheggi, piste ciclabili, monopattini e spostamenti verso i poli logistici

A meno di 24 ore dalla presentazione pubblica del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, questa mattina, 30 aprile, si è tenuta la commissione consiliare sullo stesso tema. Un tempismo che ha scatenato polemiche, in particolare da parte del capogruppo del Pd, Nicola Fonzo, che ha criticato duramente l’ordine degli eventi: «La commissione andava fatta prima della presentazione pubblica. Ve lo abbiamo chiesto il 10 aprile. Non siamo fessi. Questo è uno schiaffo istituzionale. Se c’erano problemi, si spostava il convegno».

A replicare è stata l’assessora alla Mobilità, Elisabetta Franzoni: «In accordo con il consigliere Mario Iacopino, che aveva chiesto la commissione, e per motivi familiari, abbiamo scelto questa tempistica. Io non sono per gli schiaffi: è stato un errore non considerare prima la necessità di invertire l’ordine. Va detto però che non è stato semplice organizzare il convegno, viste le poche date disponibili per l’Arengo dopo la chiusura del castello».

Franzoni ha poi ricordato che il Pums, un documento di 130 pagine approvato in giunta due settimane fa, riconosce Novara come nodo funzionale all’interno della rete europea TEN-T, la rete transnazionale per il trasporto di persone, merci e tecnologie. «Essere inseriti in questo contesto implica diritti, ma anche doveri e adempimenti concreti, che il piano definisce con azioni precise», ha dichiarato.

Questionario e partecipazione: i numeri non convincono tutti

Durante la discussione, l’assessora ha evidenziato la risposta «molto elevata» al questionario rivolto alla cittadinanza: circa 3.600 partecipanti, un numero che – a suo dire – supera quello registrato in molte città più grandi. Ma per la consigliera del Pd Milù Allegra non basta: «Non è solo una questione numerica. Manca la sensibilizzazione. Non è stato attivato il mobility manager nelle scuole e nelle aziende».

Abbonamenti bus e monitoraggio: scontro sui dati

Altro tema caldo quello degli abbonamenti al trasporto pubblico. Fonzo, analizzando le slide, ha osservato che i 315 abbonamenti indicati non rappresentano un dato annuale, ma si riferiscono al periodo 2022-2024. «Serve chiarezza: quanti sono frutto delle politiche adottate e quanti dei bonus statali? Un piano di monitoraggio deve dire cosa è stato fatto, non solo cosa si vorrebbe fare».

Franzoni ha risposto con dati aggiornati: nel 2022 gli abbonamenti sono stati 2.240 (più 1.753 scolastici), nel 2023 sono saliti a 2.486 (e 1.565 scolastici), nel 2024 sono arrivati a 2.939 (più 1.575 scolastici). «Il monitoraggio prevede sezioni distinte: interventi già realizzati, in programma e altri desiderati, come l’eliminazione dei passaggi a livello, che però richiede investimenti importanti».

Parcheggi, piste ciclabili e monopattini: le criticità quotidiane

Ampio spazio è stato dedicato alla regolamentazione della mobilità leggera e sostenibile. La consigliera Allegra ha chiesto chiarimenti sull’esenzione per il parcheggio delle auto ibride ed elettriche e ha sollevato il problema dell’uso scorretto di monopattini e bici elettriche: «C’è una giungla. Inoltre piazza Gramsci è diventata la succursale di piazza Martiri. E quando renderete le piste ciclabili davvero ciclabili? Servono continuità e controlli».

Franzoni ha risposto che il tema della gratuità dei parcheggi per le auto elettriche sarà oggetto di discussione futura «visto che l’aumento dei veicoli comporterà un calo delle entrate per i parcheggi». Su piazza Gramsci, ha sottolineato la necessità di un’estensione della Ztl a 24 ore. Il comandante della Polizia locale, Paolo Cortese, ha aggiunto: «L’obiettivo è rendere piazza Gramsci interamente pedonale, consentendo solo transiti di ingresso e uscita dalla Ztl h24. I monopattini a noleggio sono a norma, ma il problema degli abbandoni lo abbiamo già segnalato alle società Bit Mobility»..

Anche il capogruppo della Lega, Gaetano Picozzi, ha puntato il dito sulla mancanza di cultura e rispetto per ciclisti e mobilità dolce: «Serve maggiore manutenzione delle piste ciclabili e formazione per i cittadini. Non si può ignorare l’aumento dei rischi legati a un uso scorretto di bici elettriche e monopattini».

Logistica e lavoratori: la mobilità dimenticata

Infine, Allegra ha evidenziato le condizioni di pericolo in cui si trovano molti lavoratori dei poli logistici, costretti a muoversi a piedi o in monopattino lungo le statali. «Possibile che aziende come Amazon non abbiano previsto un mobility manager? E con l’arrivo di Silicon Box, ci sarà un trasporto dedicato per i dipendenti? Se non si norma la questione, proliferano i trasporti abusivi. Ma chi paga questi servizi?».

Franzoni ha riconosciuto la necessità di agire: «Abbiamo ottenuto la nuova fermata ferroviaria anche grazie ad Amazon e Rfi. Per i futuri insediamenti, sarà nostro compito chiedere alle aziende di mettere la mobilità sostenibile tra le priorità».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore