Trecate, Giordano: «Io e Nastri abbiamo fatto di tutto per tenere insieme. Pirovano (Pd): «Situazione insostenibile»

Le reazioni politiche dopo la caduta del sindaco Binatti

Dopo il crollo dell’amministrazione comunale di Trecate, travolta dalle dimissioni di nove consiglieri tra cui Michela Cigolini, esponente di Fratelli d’Italia passata al Gruppo misto, le reazioni politiche non si fanno attendere. E arrivano anche dalla Lega, partito di coalizione dell’ex sindaco Federico Binatti (Fdi), anche presidente della Provincia di Novara.

Il segretario provinciale del Carroccio, Massimo Giordano, non usa mezzi termini: «Io e Gaetano Nastri abbiamo fatto di tutto perché non cadesse. È ora che Binatti si faccia un grande esame di coscienza. Noi abbiamo sempre dato garanzie, ma ora il centrodestra deve cambiare pagina e costruire un progetto nuovo dal quale ripartire, altrimenti rischiamo di perdere il paese».

Giordano sottolinea l’importanza strategica della città: «Trecate è il secondo comune della provincia e prende anche i benefici di Novara: serve un’amministrazione fresca, con nuove idee. Ascolteremo i suggerimenti dei trecatesi».

LEGGI ANCHE Trecate, Criscuolo attacca Cigolini e Canetta: esplode la crisi interna a FdI. E sui social piovono critiche

Sul futuro della Provincia, però, rassicura: «Palazzo Natta è in sicurezza, anche per via del sistema elettorale di secondo livello. Ora dobbiamo sistemare i cocci di Trecate».

Sul fronte politico, resta il silenzio sia del partito locale che del senatore Gaetano Nastri, quest’ultimo considerato tra i principali mediatori della vigilia. Fino all’ultimo avrebbe tentato di evitare il naufragio, provando a convincere Cigolini a non firmare le dimissioni. La sera prima si era impegnato in una lunga trattativa telefonica, cercando persino di posticipare l’orario dell’appuntamento con gli altri dimissionari. Ma non c’è stato nulla da fare. Anche dopo la firma, Nastri avrebbe continuato a lungo il confronto con Cigolini, nella speranza di una retromarcia di una scelta comunque irrevocabile.

Più laconico il commento del segretario provinciale del Partito Democratico, Rossano Pirovano:
«Non si poteva più andare avanti così. Ne andava del benessere dei cittadini. Era una situazione insostenibile, ogni mese una crisi. Ma questa è la conseguenza quando si pensa di governare in questo modo».

LEGGI ANCHE Trecate, l’ex sindaco Binatti: «Tradito da dentro». Nessuna accusa alla minoranza. La crisi di Fratelli d’Italia»

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Trecate, Giordano: «Io e Nastri abbiamo fatto di tutto per tenere insieme. Pirovano (Pd): «Situazione insostenibile»

Le reazioni politiche dopo la caduta del sindaco Binatti

Dopo il crollo dell’amministrazione comunale di Trecate, travolta dalle dimissioni di nove consiglieri tra cui Michela Cigolini, esponente di Fratelli d’Italia passata al Gruppo misto, le reazioni politiche non si fanno attendere. E arrivano anche dalla Lega, partito di coalizione dell’ex sindaco Federico Binatti (Fdi), anche presidente della Provincia di Novara.

Il segretario provinciale del Carroccio, Massimo Giordano, non usa mezzi termini: «Io e Gaetano Nastri abbiamo fatto di tutto perché non cadesse. È ora che Binatti si faccia un grande esame di coscienza. Noi abbiamo sempre dato garanzie, ma ora il centrodestra deve cambiare pagina e costruire un progetto nuovo dal quale ripartire, altrimenti rischiamo di perdere il paese».

Giordano sottolinea l’importanza strategica della città: «Trecate è il secondo comune della provincia e prende anche i benefici di Novara: serve un’amministrazione fresca, con nuove idee. Ascolteremo i suggerimenti dei trecatesi».

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Sul futuro della Provincia, però, rassicura: «Palazzo Natta è in sicurezza, anche per via del sistema elettorale di secondo livello. Ora dobbiamo sistemare i cocci di Trecate».

Sul fronte politico, resta il silenzio sia del partito locale che del senatore Gaetano Nastri, quest’ultimo considerato tra i principali mediatori della vigilia. Fino all’ultimo avrebbe tentato di evitare il naufragio, provando a convincere Cigolini a non firmare le dimissioni. La sera prima si era impegnato in una lunga trattativa telefonica, cercando persino di posticipare l’orario dell’appuntamento con gli altri dimissionari. Ma non c’è stato nulla da fare. Anche dopo la firma, Nastri avrebbe continuato a lungo il confronto con Cigolini, nella speranza di una retromarcia di una scelta comunque irrevocabile.

Più laconico il commento del segretario provinciale del Partito Democratico, Rossano Pirovano:
«Non si poteva più andare avanti così. Ne andava del benessere dei cittadini. Era una situazione insostenibile, ogni mese una crisi. Ma questa è la conseguenza quando si pensa di governare in questo modo».

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