Castelletto Ticino, tre giorni di politica e dibattiti alla festa dell’Unità del PD novarese

La kermesse ha portato nel novarese ospiti da tutti i livelli istituzionali

Si è chiusa domenica 22 giugno a Castelletto Ticino l’edizione 2025 della festa dell’Unità organizzata dal Partito Democratico della provincia di Novara. Una tre giorni intensa, segnata da dibattiti, momenti di confronto aperto con esponenti dei vari livelli del partito e una partecipazione che, nonostante il maltempo del sabato, ha rilanciato la presenza del partito sul territorio.

La festa, ospitata come da tradizione nell’area del circolo dei Ragni, ha saputo coniugare la dimensione politica con quella popolare. Al centro, la politica, intesa come occasione per ragionare insieme sui temi che contano. Dall’Europa al lavoro, dalla sanità pubblica alla transizione ecologica, passando per le amministrazioni locali e il futuro del centrosinistra: il programma dei dibattiti ha portato sul palco esponenti di primo piano del Pd, sia a livello nazionale che europeo come la senatrice Flavia Malpezzi e il deputato Federico Fornaro che si sono confrontati, insieme al segretario provinciale Rossano Pirovano sulla crisi della democrazia, ma anche la capogruppo alla Camera Chiara Braga e l’eurodeputato Pierfrancesco Maran che hanno delineato, insieme al segretario regionale Domenico Rossi e al sindaco di Castelletto Massimo Stilo, l’azione del Pd a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, e infine l’ex deputato Davide Mattiello e la vicepresidente del Senato Anna Rossomando che hanno tenuto un dibattito, moderato dalla consigliera comunale Cinzia Spilinga sui temi della giustizia e dei diritti.

Il presidente del Partito Democratico Stefano Bonaccini durante il comizio

Spazio anche ai Giovani Democratici con gli interventi del consigliere regionale Paolo Romano e della deputata Rachele Scarpa che hanno parlato di CPR e centri in Albania e alle donne Democratiche che hanno ospitato un confronto tra rappresentanti dei sindacati sul tema del lavoro femminile moderato dalla vicesegretaria provinciale Gabriella Valsesia e dalla capogruppo in Provincia Sara Paladini.

A chiudere la tre giorni è stato Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico, che ha portato il suo contributo sui temi nazionali ma anche ascoltato e dialogato con i presenti. Non solo parole però: la sua presenza ha avuto anche un significato simbolico e umano, quando ha voluto premiare due figure storiche del Pd castellettese, Paola Calisti e Adriano Fanchini, volontari di lungo corso che da anni rappresentano lo spirito concreto e silenzioso di chi tiene in piedi il partito, dietro le quinte ma con passione e dedizione.

«È grazie a persone come loro se il Pd riesce ancora a parlare ai territori», ha detto Bonaccini, sottolineando come la politica viva soprattutto del lavoro quotidiano di militanti e attivisti. Una presenza importante che ha dato spessore alla festa e ha permesso un confronto vero con i cittadini e con gli amministratori e i dirigenti locali del partito che hanno preso parte ai dibattiti in un confronto che ha intersecato i vari livelli dell’amministrazione.

In un momento in cui spesso si parla di disaffezione e distanza tra cittadini e politica, la festa dell’Unità di Castelletto Ticino ha rappresentato invece un piccolo ma significativo segnale in controtendenza: uno spazio di partecipazione, confronto e comunità. Tre parole che, in questo angolo di provincia novarese, continuano a camminare insieme.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Castelletto Ticino, tre giorni di politica e dibattiti alla festa dell’Unità del PD novarese

La kermesse ha portato nel novarese ospiti da tutti i livelli istituzionali

Si è chiusa domenica 22 giugno a Castelletto Ticino l’edizione 2025 della festa dell’Unità organizzata dal Partito Democratico della provincia di Novara. Una tre giorni intensa, segnata da dibattiti, momenti di confronto aperto con esponenti dei vari livelli del partito e una partecipazione che, nonostante il maltempo del sabato, ha rilanciato la presenza del partito sul territorio.

La festa, ospitata come da tradizione nell’area del circolo dei Ragni, ha saputo coniugare la dimensione politica con quella popolare. Al centro, la politica, intesa come occasione per ragionare insieme sui temi che contano. Dall’Europa al lavoro, dalla sanità pubblica alla transizione ecologica, passando per le amministrazioni locali e il futuro del centrosinistra: il programma dei dibattiti ha portato sul palco esponenti di primo piano del Pd, sia a livello nazionale che europeo come la senatrice Flavia Malpezzi e il deputato Federico Fornaro che si sono confrontati, insieme al segretario provinciale Rossano Pirovano sulla crisi della democrazia, ma anche la capogruppo alla Camera Chiara Braga e l’eurodeputato Pierfrancesco Maran che hanno delineato, insieme al segretario regionale Domenico Rossi e al sindaco di Castelletto Massimo Stilo, l’azione del Pd a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, e infine l’ex deputato Davide Mattiello e la vicepresidente del Senato Anna Rossomando che hanno tenuto un dibattito, moderato dalla consigliera comunale Cinzia Spilinga sui temi della giustizia e dei diritti.

Il presidente del Partito Democratico Stefano Bonaccini durante il comizio

Spazio anche ai Giovani Democratici con gli interventi del consigliere regionale Paolo Romano e della deputata Rachele Scarpa che hanno parlato di CPR e centri in Albania e alle donne Democratiche che hanno ospitato un confronto tra rappresentanti dei sindacati sul tema del lavoro femminile moderato dalla vicesegretaria provinciale Gabriella Valsesia e dalla capogruppo in Provincia Sara Paladini.

A chiudere la tre giorni è stato Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico, che ha portato il suo contributo sui temi nazionali ma anche ascoltato e dialogato con i presenti. Non solo parole però: la sua presenza ha avuto anche un significato simbolico e umano, quando ha voluto premiare due figure storiche del Pd castellettese, Paola Calisti e Adriano Fanchini, volontari di lungo corso che da anni rappresentano lo spirito concreto e silenzioso di chi tiene in piedi il partito, dietro le quinte ma con passione e dedizione.

«È grazie a persone come loro se il Pd riesce ancora a parlare ai territori», ha detto Bonaccini, sottolineando come la politica viva soprattutto del lavoro quotidiano di militanti e attivisti. Una presenza importante che ha dato spessore alla festa e ha permesso un confronto vero con i cittadini e con gli amministratori e i dirigenti locali del partito che hanno preso parte ai dibattiti in un confronto che ha intersecato i vari livelli dell’amministrazione.

In un momento in cui spesso si parla di disaffezione e distanza tra cittadini e politica, la festa dell’Unità di Castelletto Ticino ha rappresentato invece un piccolo ma significativo segnale in controtendenza: uno spazio di partecipazione, confronto e comunità. Tre parole che, in questo angolo di provincia novarese, continuano a camminare insieme.

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata