Vassalli, Casanova e la luce della vecchiaia: “Dux” in libreria per i 300 anni dell’avventuriero veneziano

Il romanzo di Sebastiano Vassalli dedicato all’ultimo Casanova torna in libreria in una nuova edizione di Interlinea arricchita, tra memorie, malinconie e la luce segreta della vecchiaia

Per i 300 anni dalla morte di Giacomo Casanova, Interlinea regala ai lettori un nuovo incontro con “Dux”, il romanzo che Sebastiano Vassalli dedicò alla figura controversa e malinconica dell’amatore e avventuriero veneziano, ormai anziano, rifugiato nel castello boemo di Dux. Uscito per la prima volta nel 2002 per Einaudi, il libro torna ora in una nuova edizione arricchita, curata da Roberto Cicala, con materiali inediti e le note autografe dello scrittore novarese, ritrovate nei suoi quaderni manoscritti.

È un Casanova lontano dalle maschere e dai fasti delle feste quello raccontato da Vassalli. Un uomo in esilio, circondato da servi e aristocratici che parlano una lingua che non capisce, impegnato in una lotta quotidiana contro l’incomprensione e la solitudine. Eppure è in quel tempo che molti definirebbero crepuscolare che qualcosa si accende. Come sottolinea Cicala, «quello che sembra il periodo peggiore della vita, la vecchiaia, è in realtà il tempo in cui qualcosa si illumina». È in quel silenzio, tra i corridoi del castello e le stanze fredde, che Casanova scrive le sue “Storie della mia vita”, memorie destinate a renderlo immortale.

Il lavoro di recupero e riedizione è stato possibile grazie alla moglie di Vassalli, Paola Todeschino, che custodisce alla cascina Marangana, luogo caro allo scrittore, un memoriale silenzioso e pieno d’amore, fatto di libri, oggetti, manoscritti e appunti. È lì che i quaderni di Vassalli hanno continuato a parlare, a raccontare il suo metodo, il suo rigore, la sua passione per una scrittura che non era mai solo invenzione, ma anche ricerca e dialogo con la storia.

Come nella prima edizione, la copertina del libro è affidata a una scena del “Casanova” di Fellini, quasi a ricordare che la vita del libertino è stata anche un teatro, un sogno colorato e grottesco. Ma “Dux” non è una biografia romanzata: è un viaggio interiore, un ritratto di vecchiaia che si fa resistenza e riscatto.

Il libro sarà in libreria dal 4 luglio. Ma più ancora che di Casanova, “Dux” ci parla di Vassalli e del suo sguardo capace di cogliere l’eternità nei giorni più fragili, nel tempo che tutti temono e che, forse, è solo un altro nome della verità.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Vassalli, Casanova e la luce della vecchiaia: “Dux” in libreria per i 300 anni dell’avventuriero veneziano

Il romanzo di Sebastiano Vassalli dedicato all’ultimo Casanova torna in libreria in una nuova edizione di Interlinea arricchita, tra memorie, malinconie e la luce segreta della vecchiaia

Per i 300 anni dalla morte di Giacomo Casanova, Interlinea regala ai lettori un nuovo incontro con “Dux”, il romanzo che Sebastiano Vassalli dedicò alla figura controversa e malinconica dell’amatore e avventuriero veneziano, ormai anziano, rifugiato nel castello boemo di Dux. Uscito per la prima volta nel 2002 per Einaudi, il libro torna ora in una nuova edizione arricchita, curata da Roberto Cicala, con materiali inediti e le note autografe dello scrittore novarese, ritrovate nei suoi quaderni manoscritti.

È un Casanova lontano dalle maschere e dai fasti delle feste quello raccontato da Vassalli. Un uomo in esilio, circondato da servi e aristocratici che parlano una lingua che non capisce, impegnato in una lotta quotidiana contro l’incomprensione e la solitudine. Eppure è in quel tempo che molti definirebbero crepuscolare che qualcosa si accende. Come sottolinea Cicala, «quello che sembra il periodo peggiore della vita, la vecchiaia, è in realtà il tempo in cui qualcosa si illumina». È in quel silenzio, tra i corridoi del castello e le stanze fredde, che Casanova scrive le sue “Storie della mia vita”, memorie destinate a renderlo immortale.

Il lavoro di recupero e riedizione è stato possibile grazie alla moglie di Vassalli, Paola Todeschino, che custodisce alla cascina Marangana, luogo caro allo scrittore, un memoriale silenzioso e pieno d’amore, fatto di libri, oggetti, manoscritti e appunti. È lì che i quaderni di Vassalli hanno continuato a parlare, a raccontare il suo metodo, il suo rigore, la sua passione per una scrittura che non era mai solo invenzione, ma anche ricerca e dialogo con la storia.

Come nella prima edizione, la copertina del libro è affidata a una scena del “Casanova” di Fellini, quasi a ricordare che la vita del libertino è stata anche un teatro, un sogno colorato e grottesco. Ma “Dux” non è una biografia romanzata: è un viaggio interiore, un ritratto di vecchiaia che si fa resistenza e riscatto.

Il libro sarà in libreria dal 4 luglio. Ma più ancora che di Casanova, “Dux” ci parla di Vassalli e del suo sguardo capace di cogliere l’eternità nei giorni più fragili, nel tempo che tutti temono e che, forse, è solo un altro nome della verità.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore