Un cuore che batte per tutti: tornano “Le Notti di Cabiria” che attraversano la città e il mondo

La rassegna teatrale, in partenza il 10 giugno, animerà palazzi storici e istituzioni, ma anche le periferie più vive, come la Cittadella e i suoi “Tetti Verdi”, il carcere e il museo Faraggiana

C’è un cuore che torna a battere forte a Novara, e lo fa per tutti. È il cuore della rassegna teatrale Le Notti di Cabiria, che quest’anno giunge alla sua ottava edizione, portando con sé un carico di emozioni, storie e visioni dal mondo. Un cuore umano, simbolo scelto per rappresentare questa edizione, perché umano è ciò che unisce: le lacrime e le risate, la guerra e la speranza, le contraddizioni e l’amore.

Dal 10 giugno al 18 ottobre, dodici spettacoli attraverseranno la città in lungo e in largo, animando palazzi storici e istituzioni, il cortile del Museo Faraggiana Ferrandi, ma anche le periferie più vive, come la Cittadella e i suoi “Tetti Verdi”, definiti Elena Ferrari e Mariano Arenella, fondatori di Cabiria Teatro, come il Covent Garden di Novara.

E in effetti, lo spirito è proprio quello: far vibrare ogni angolo urbano con storie che arrivano dall’Italia e dall’estero, raccontate da compagnie internazionali (per la prima volta quest’anno dall’estero) che hanno deciso di portare in scena l’essenziale, l’umano, il vero. Alcune vengono da territori segnati dal conflitto, ma i loro racconti hanno il dono raro della leggerezza che non è superficialità: sono storie che fanno bene al cuore, che ci aiutano a capire o almeno ad abbracciare le domande, anche quando le risposte mancano.

Le Notti di Cabiria non sono solo una rassegna teatrale. Sono un incontro, un invito ad aprirsi agli altri, a non avere paura delle parole nuove, delle identità in trasformazione, delle differenze. Un’occasione per lasciarsi sorprendere, per fermarsi e ascoltare.

Nel cartellone, spiccano anche due produzioni originali di Cabiria Teatro: “Romeo e Giulietta opera ibrida”, messa in scena all’interno della casa circondariale, con il coinvolgimento diretto dei detenuti, in un progetto che sfida i confini – letteralmente e simbolicamente – tra palco e realtà; “Come cucinare uno smartphone (e altre ricette esplosive)”, uno spettacolo tout public, capace di parlare al bambino di tre anni come all’anziano di novantanove.

La Fondazione Piemonte dal Vivo, ancora una volta partner fondamentale, accompagna la rassegna portando la forza del più grande palcoscenico del Piemonte in dialogo con la dimensione intima e coraggiosa di Cabiria.

Accanto agli spettacoli, tante iniziative e servizi pensati per il pubblico, per rendere l’esperienza ancora più accessibile e coinvolgente.

Cliccando QUI è possibile consultare il programma completo della rassegna.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Un cuore che batte per tutti: tornano “Le Notti di Cabiria” che attraversano la città e il mondo

La rassegna teatrale, in partenza il 10 giugno, animerà palazzi storici e istituzioni, ma anche le periferie più vive, come la Cittadella e i suoi “Tetti Verdi”, il carcere e il museo Faraggiana

C’è un cuore che torna a battere forte a Novara, e lo fa per tutti. È il cuore della rassegna teatrale Le Notti di Cabiria, che quest’anno giunge alla sua ottava edizione, portando con sé un carico di emozioni, storie e visioni dal mondo. Un cuore umano, simbolo scelto per rappresentare questa edizione, perché umano è ciò che unisce: le lacrime e le risate, la guerra e la speranza, le contraddizioni e l’amore.

Dal 10 giugno al 18 ottobre, dodici spettacoli attraverseranno la città in lungo e in largo, animando palazzi storici e istituzioni, il cortile del Museo Faraggiana Ferrandi, ma anche le periferie più vive, come la Cittadella e i suoi “Tetti Verdi”, definiti Elena Ferrari e Mariano Arenella, fondatori di Cabiria Teatro, come il Covent Garden di Novara.

E in effetti, lo spirito è proprio quello: far vibrare ogni angolo urbano con storie che arrivano dall’Italia e dall’estero, raccontate da compagnie internazionali (per la prima volta quest’anno dall’estero) che hanno deciso di portare in scena l’essenziale, l’umano, il vero. Alcune vengono da territori segnati dal conflitto, ma i loro racconti hanno il dono raro della leggerezza che non è superficialità: sono storie che fanno bene al cuore, che ci aiutano a capire o almeno ad abbracciare le domande, anche quando le risposte mancano.

Le Notti di Cabiria non sono solo una rassegna teatrale. Sono un incontro, un invito ad aprirsi agli altri, a non avere paura delle parole nuove, delle identità in trasformazione, delle differenze. Un’occasione per lasciarsi sorprendere, per fermarsi e ascoltare.

Nel cartellone, spiccano anche due produzioni originali di Cabiria Teatro: “Romeo e Giulietta opera ibrida”, messa in scena all’interno della casa circondariale, con il coinvolgimento diretto dei detenuti, in un progetto che sfida i confini – letteralmente e simbolicamente – tra palco e realtà; “Come cucinare uno smartphone (e altre ricette esplosive)”, uno spettacolo tout public, capace di parlare al bambino di tre anni come all’anziano di novantanove.

La Fondazione Piemonte dal Vivo, ancora una volta partner fondamentale, accompagna la rassegna portando la forza del più grande palcoscenico del Piemonte in dialogo con la dimensione intima e coraggiosa di Cabiria.

Accanto agli spettacoli, tante iniziative e servizi pensati per il pubblico, per rendere l’esperienza ancora più accessibile e coinvolgente.

Cliccando QUI è possibile consultare il programma completo della rassegna.

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