«Scegliete di vivere da uomini liberi». De Luca scuote il Salone del libro di Torino

Il grido del governatore della Campania, regione ospite di questa edizione che inaugura oggi a Lingotto Fiere. Presenti le due case editrici novaresi Astragalo e Interlinea

Torino si risveglia oggi, 15 maggio, nel segno della cultura con l’apertura ufficiale del Salone internazionale del libro, appuntamento atteso da lettori, editori, autori e operatori del settore. L’edizione di quest’anno – che si preannuncia ricca di incontri, novità editoriali e ospiti internazionali – ha preso il via questa mattina con la tradizionale cerimonia inaugurale, accolta da un pubblico numeroso e partecipe.

L’atmosfera è quella delle grandi occasioni: tra stand affollati, voci curiose e l’odore familiare della carta stampata, il Lingotto si trasforma ancora una volta in un crocevia di idee, parole e visioni. Il tema scelto per questa edizione promette di stimolare riflessioni profonde sul presente e sul futuro della lettura e della società.

Alla cerimonia di apertura erano presenti le principali autorità locali e nazionali, insieme ai rappresentanti del mondo editoriale.

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha sottolineato come il Salone «sia molto di più di una fiera: è un atto collettivo nel mondo della cultura come bene comune, e il libro è uno strumento per la circolazione delle idee. Il Salone è un presidio di democrazia». Rivolgendosi ai più giovani, ha aggiunto: «Attraverso loro noi adulti troviamo la speranza più autentica. Viviamo tempi duri, segnati da violenze e ingiustizie che non hanno giustificazione. Occorre abbandonare populismi fuori dalla storia: non c’è cultura senza giustizia e non c’è pace senza verità».

Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, ha ribadito l’importanza della parola «che ci consente di tradurre il nostro pensiero: quando la parola è garantita, lo è anche la libertà di pensiero. Questo è un Salone che sa accogliere la diversità e creare palchi di confronto».

Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, ha ringraziato chi «ha avuto la visione di ideare il Salone e chi ogni anno lo rende possibile».

Parole forti quelle di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, regione ospite di questa edizione: «Siamo di fronte a una rottura nel processo di civilizzazione umana. Sono in discussione tutte le grandi conquiste: i confini, il diritto, lo stato sociale, soprattutto in Occidente. Il mondo della cultura è carico di responsabilità». Ha citato con amarezza «la devastazione totale di Gaza nell’indifferenza del mondo, le migliaia di morti in Ucraina: dobbiamo raccontare questo mondo, dove non c’è più bene o male, solo la legge della forza. Così si fanno passi indietro. Sono saltati tutti i contenuti del mondo democratico: non ci sono livelli di partecipazione, né una visione limpida del potere». E rivolgendosi ai ragazzi ha concluso: «Decidete di vivere da uomini liberi».

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha letto un discorso in forma di flusso di coscienza: «La cultura è popolare, e questo è un momento di riflessione sul suo stato di salute. Torino è tra le capitali della cultura italiana. La leggerezza può svelarsi come la libertà da ogni dogma» ha detto, per poi chiudere con un enigmatico: «E mi sono capito».

Annalena Benini, presidente del Salone del Libro, ha dedicato parole di ringraziamento a chi lavora dietro le quinte della manifestazione: “Siamo al servizio della cultura e della letteratura. Auguro sempre nuove parole leggere, che ci facciano volare».

Con centinaia di eventi in programma nei prossimi giorni, il Salone si conferma una delle manifestazioni culturali più importanti d’Italia e d’Europa, un luogo dove le storie prendono voce e dove la lettura si fa esperienza condivisa.

Al Salone sono presenti anche le due case editrici novaresi Astragalo e Interlinea.

LINGOTTO FIERE – TORINO, da giovedì 15, domenica 18 e lunedì 19 maggio, dalle 10 alle 20; venerdì 16 e sabato 17 dalle 10 alle 21. QUI TUTTE LE INFO

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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«Scegliete di vivere da uomini liberi». De Luca scuote il Salone del libro di Torino

Il grido del governatore della Campania, regione ospite di questa edizione che inaugura oggi a Lingotto Fiere. Presenti le due case editrici novaresi Astragalo e Interlinea

Torino si risveglia oggi, 15 maggio, nel segno della cultura con l’apertura ufficiale del Salone internazionale del libro, appuntamento atteso da lettori, editori, autori e operatori del settore. L’edizione di quest’anno – che si preannuncia ricca di incontri, novità editoriali e ospiti internazionali – ha preso il via questa mattina con la tradizionale cerimonia inaugurale, accolta da un pubblico numeroso e partecipe.

L’atmosfera è quella delle grandi occasioni: tra stand affollati, voci curiose e l’odore familiare della carta stampata, il Lingotto si trasforma ancora una volta in un crocevia di idee, parole e visioni. Il tema scelto per questa edizione promette di stimolare riflessioni profonde sul presente e sul futuro della lettura e della società.

Alla cerimonia di apertura erano presenti le principali autorità locali e nazionali, insieme ai rappresentanti del mondo editoriale.

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha sottolineato come il Salone «sia molto di più di una fiera: è un atto collettivo nel mondo della cultura come bene comune, e il libro è uno strumento per la circolazione delle idee. Il Salone è un presidio di democrazia». Rivolgendosi ai più giovani, ha aggiunto: «Attraverso loro noi adulti troviamo la speranza più autentica. Viviamo tempi duri, segnati da violenze e ingiustizie che non hanno giustificazione. Occorre abbandonare populismi fuori dalla storia: non c’è cultura senza giustizia e non c’è pace senza verità».

Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, ha ribadito l’importanza della parola «che ci consente di tradurre il nostro pensiero: quando la parola è garantita, lo è anche la libertà di pensiero. Questo è un Salone che sa accogliere la diversità e creare palchi di confronto».

Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, ha ringraziato chi «ha avuto la visione di ideare il Salone e chi ogni anno lo rende possibile».

Parole forti quelle di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, regione ospite di questa edizione: «Siamo di fronte a una rottura nel processo di civilizzazione umana. Sono in discussione tutte le grandi conquiste: i confini, il diritto, lo stato sociale, soprattutto in Occidente. Il mondo della cultura è carico di responsabilità». Ha citato con amarezza «la devastazione totale di Gaza nell’indifferenza del mondo, le migliaia di morti in Ucraina: dobbiamo raccontare questo mondo, dove non c’è più bene o male, solo la legge della forza. Così si fanno passi indietro. Sono saltati tutti i contenuti del mondo democratico: non ci sono livelli di partecipazione, né una visione limpida del potere». E rivolgendosi ai ragazzi ha concluso: «Decidete di vivere da uomini liberi».

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha letto un discorso in forma di flusso di coscienza: «La cultura è popolare, e questo è un momento di riflessione sul suo stato di salute. Torino è tra le capitali della cultura italiana. La leggerezza può svelarsi come la libertà da ogni dogma» ha detto, per poi chiudere con un enigmatico: «E mi sono capito».

Annalena Benini, presidente del Salone del Libro, ha dedicato parole di ringraziamento a chi lavora dietro le quinte della manifestazione: “Siamo al servizio della cultura e della letteratura. Auguro sempre nuove parole leggere, che ci facciano volare».

Con centinaia di eventi in programma nei prossimi giorni, il Salone si conferma una delle manifestazioni culturali più importanti d’Italia e d’Europa, un luogo dove le storie prendono voce e dove la lettura si fa esperienza condivisa.

Al Salone sono presenti anche le due case editrici novaresi Astragalo e Interlinea.

LINGOTTO FIERE – TORINO, da giovedì 15, domenica 18 e lunedì 19 maggio, dalle 10 alle 20; venerdì 16 e sabato 17 dalle 10 alle 21. QUI TUTTE LE INFO

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore