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Luci accese a Nòva e a Casa Bossi per il Festival delle Mani bianche

Dal 23 al 29 maggio l'ex caserma Passalacqua e lo storico edificio antonelliano ospiteranno la manifestazione itinerante ideata per contrastare le mafie attraverso l'arte e la cultura, generative di bellezza e di impegno. Sabato 28 l'atteso incontro con l'ex magistrato Gian Carlo Caselli

Teatro, presentazione di libri, incontri, momenti di condivisione, anche per i più giovani. E’ tutto questo e forse anche di più il “Festival delle mani bianche. Arte contro le mafie”, l’iniziativa promossa dall’associazione Sermais con Libera e in programma a Novara dal 22 al 29 maggio prossimi. Quella che si svolgerà all’ombra della Cupola antonelliana costituisce la tappa conclusiva di un progetto itinerante di Libera che sta toccando tre città: prima Monopoli (in provincia di Bari), dove questa esperienza è stata vissuta dal 13 al 15 maggio, poi Milano alla Fabbrica del Vapore, impegnata ancora oggi e domani, infine Novara, i cui eventi saranno ospitati nello Spazio Nòva (presso l’ex caserma Passalacqua) e a Casa Bossi.


«Abbiamo voluto offrire il nostro contributo – ha spiegato il presidente di Sermais, Pietro Favaretto – in quanto il tema affronto è fra quelli che ci stanno maggiormente a cuore e che sposiamo nei percorsi della nostra attività di volta in volta affrontati».


Il nome del festival prende spunto dal simbolo adottato dai movimenti pacifisti, che in diverse situazioni in tutto il mondo hanno sfilato mostrando le mani dipinte di bianco: un significativo contraltare alle mani rosse – cioè macchiate di sangue – di cui usava la violenza. Un’iniziativa carica di profondi significati, perché proprio in questi giorni ricorrono i trent’anni della strade di Capaci, alla quale fece seguito – a pochi mesi di distanza – quella di via D’Amelio, due tragici e fra i più sanguinosi episodi dello scontro fra lo Stato e la criminalità organizzata all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso.


Denominatore comune anche una mostra, allestita a cura della milanese Adriana Castelli e dell’associazione Peppino Impastato che, con un percorso a fumetti incentrata sulle figure di spicco nella lotta alla mafia, ha come suo intento la capacità di promuovere cultura storica, legalità e impegno civile, ed è particolarmente indicata a qualsiasi fascia d’età, suscitando un particolare interesse tanto nei piccoli quanto negli adulti.


Si comincia martedì 23 maggio allo Spazio Nòva (al mattino per le scuole, alle 21 per il pubblico) con “Denuncio tutti”, spettacolo teatrale di Lea Garofalo e messo in scena dal Collettivo Teatro Prisma. Giovedì 26 ancora a Nòva alle 9 presentazione del libro di Andrea Zummo “Palermo 1992”. Ancora teatro, sempre a Nòva, venerdì 27 con “Campioni del mondo”, che vedrà sul palcoscenico la compagnia Lyra Teatro.


Doppio appuntamento sabato 28 negli spazi dell’ex caserma Passalacqua: alle 10.30 l’atteso incontro con Gian Carlo Caselli (nella foto). L’ex magistrato e presidente onorario di Libera in compagnia del consulente della Commissione parlamentare antimafia Davide Mattiello, parlerà sul tema “Capaci, 30 anni dopo”. Alle 18 un momento riservato alla musica: su Fenoglio, le Langhe e il Piemonte esibizione (voce e chitarra) di Mauro Carrero, accompagnato al contrabbasso da Simone Barbiero e Samuele Buraghi alla batteria. Previsto anche un apericena con i prodotti di Libera Terra.


Gran finale domenica 29 a Casa Bossi: dalle 14 alle 19 evento “Piazza della memoria condivisa” all’interno di Boom – Il festival dei bambini, mentre alle 21 nuovo spettacolo teatrale con “Borsellino” a cura del Teatro Bresci.

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Luca Mattioli

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