Export, Novara traina la crescita dell’Alto Piemonte: +9,7% nel primo trimestre 2025

La performance novarese è trainata in particolare dal comparto chimico (+11,7%)

Nel primo trimestre del 2025 le esportazioni dell’Alto Piemonte – l’area che comprende le province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola – hanno toccato quota 3,3 miliardi di euro, registrando una crescita complessiva del +5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A guidare questa crescita è Novara, che da sola rappresenta oltre la metà dell’export del quadrante (53,1%) e mette a segno un robusto +9,7%, secondo miglior risultato a livello regionale.

Nel dettaglio, la performance novarese è trainata in particolare dal comparto chimico (+11,7%) e da quello dei macchinari (+3,9%), che insieme rappresentano oltre il 40% dell’export provinciale. Ottimi risultati anche per gli articoli in gomma e materie plastiche (+17,5%) e per i metalli (+16,4%). In lieve calo, invece, il settore tessile-abbigliamento (-1,4%).

I mercati dell’Unione Europea, che assorbono il 67,2% delle esportazioni novaresi, segnano un incremento del +5,6%, ma è verso i Paesi extra-UE che si registra la spinta maggiore, con un +19,2%. Particolarmente significativi i dati sugli Stati Uniti (+16,9%) – che diventano il quarto mercato di destinazione – e sulla Spagna (+14,6%). Calano invece le vendite verso Francia (-3,5%) e Germania (-3,4%), che restano comunque i primi due partner commerciali della provincia.

Nonostante il buon dato complessivo, l’andamento non è uniforme sul territorio. Vercelli segue Novara con un incremento del +6,6%, sostenuto soprattutto dal tessile-abbigliamento (+17,5%). Biella, invece, soffre una contrazione del -4,3%, penalizzata dal calo del tessile tradizionale, mentre il Verbano Cusio Ossola registra la flessione più marcata (-11,1%), dovuta alla debolezza di diversi comparti, tra cui macchinari, chimica e alimentare.

Il risultato dell’Alto Piemonte si pone ben al di sopra della media regionale, che registra una contrazione del -3,5%, e anche della media nazionale, che segna un +3,2%. L’export del quadrante rappresenta oggi il 22,3% delle esportazioni totali del Piemonte, che rimane la quinta regione esportatrice d’Italia.

«I dati del primo trimestre confermano un quadro a due velocità per l’economia del nostro territorio – commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte –. Accanto a settori e province che mostrano un notevole dinamismo, persistono elementi di difficoltà, in particolare per il tessile biellese e per alcuni comparti del VCO. Le tensioni geopolitiche e l’andamento delle economie partner influenzano ancora molto il nostro export».

Proprio per sostenere le imprese esportatrici, la Camera di Commercio prosegue con iniziative mirate. Il 25 giugno è previsto un webinar su Iva e commercio internazionale, organizzato con l’Agenzia delle Dogane. Sempre a giugno prenderanno il via anche una serie di incontri formativi su mercati ad alto potenziale e sulle opportunità dell’export digitale, nell’ambito del progetto SEI (Sostegno all’Export dell’Italia).

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Export, Novara traina la crescita dell’Alto Piemonte: +9,7% nel primo trimestre 2025

La performance novarese è trainata in particolare dal comparto chimico (+11,7%)

Nel primo trimestre del 2025 le esportazioni dell’Alto Piemonte – l’area che comprende le province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola – hanno toccato quota 3,3 miliardi di euro, registrando una crescita complessiva del +5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A guidare questa crescita è Novara, che da sola rappresenta oltre la metà dell’export del quadrante (53,1%) e mette a segno un robusto +9,7%, secondo miglior risultato a livello regionale.

Nel dettaglio, la performance novarese è trainata in particolare dal comparto chimico (+11,7%) e da quello dei macchinari (+3,9%), che insieme rappresentano oltre il 40% dell’export provinciale. Ottimi risultati anche per gli articoli in gomma e materie plastiche (+17,5%) e per i metalli (+16,4%). In lieve calo, invece, il settore tessile-abbigliamento (-1,4%).

I mercati dell’Unione Europea, che assorbono il 67,2% delle esportazioni novaresi, segnano un incremento del +5,6%, ma è verso i Paesi extra-UE che si registra la spinta maggiore, con un +19,2%. Particolarmente significativi i dati sugli Stati Uniti (+16,9%) – che diventano il quarto mercato di destinazione – e sulla Spagna (+14,6%). Calano invece le vendite verso Francia (-3,5%) e Germania (-3,4%), che restano comunque i primi due partner commerciali della provincia.

Nonostante il buon dato complessivo, l’andamento non è uniforme sul territorio. Vercelli segue Novara con un incremento del +6,6%, sostenuto soprattutto dal tessile-abbigliamento (+17,5%). Biella, invece, soffre una contrazione del -4,3%, penalizzata dal calo del tessile tradizionale, mentre il Verbano Cusio Ossola registra la flessione più marcata (-11,1%), dovuta alla debolezza di diversi comparti, tra cui macchinari, chimica e alimentare.

Il risultato dell’Alto Piemonte si pone ben al di sopra della media regionale, che registra una contrazione del -3,5%, e anche della media nazionale, che segna un +3,2%. L’export del quadrante rappresenta oggi il 22,3% delle esportazioni totali del Piemonte, che rimane la quinta regione esportatrice d’Italia.

«I dati del primo trimestre confermano un quadro a due velocità per l’economia del nostro territorio – commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte –. Accanto a settori e province che mostrano un notevole dinamismo, persistono elementi di difficoltà, in particolare per il tessile biellese e per alcuni comparti del VCO. Le tensioni geopolitiche e l’andamento delle economie partner influenzano ancora molto il nostro export».

Proprio per sostenere le imprese esportatrici, la Camera di Commercio prosegue con iniziative mirate. Il 25 giugno è previsto un webinar su Iva e commercio internazionale, organizzato con l’Agenzia delle Dogane. Sempre a giugno prenderanno il via anche una serie di incontri formativi su mercati ad alto potenziale e sulle opportunità dell’export digitale, nell’ambito del progetto SEI (Sostegno all’Export dell’Italia).

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