VIDEO – Maxi operazione antidroga, controlli a tappeto anche a Novara

Nel blitz nazionale della Polizia di Stato identificati 649 soggetti in provincia. Nel mirino anche i cannabis shop: un titolare indagato

C’è anche Novara nel perimetro della vasta operazione nazionale condotta dalla Polizia di Stato contro lo spaccio di sostanze stupefacenti e i reati di criminalità diffusa, che nei giorni scorsi ha portato complessivamente a 384 arresti e 655 denunce in tutta Italia, con il sequestro di circa 1.400 chilogrammi di droga.

Nel territorio provinciale novarese l’attività si è concentrata soprattutto sui controlli preventivi e amministrativi. Gli investigatori della Squadra Mobile, con il supporto degli equipaggi del Reparto prevenzione crimine, hanno identificato 649 persone e controllato 80 veicoli, con particolare attenzione alle aree considerate più sensibili per fenomeni di spaccio e microcriminalità.

Un focus specifico ha riguardato anche i cannabis shop, alla luce delle nuove norme introdotte dal decreto legge 48/2025. In provincia di Novara sono stati controllati tre esercizi. In uno di questi, il titolare è stato trovato in possesso di oltre 8 chilogrammi di materiale risultato non conforme al nuovo quadro normativo: per lui è scattata l’indagine in stato di libertà.

L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di contrasto ai fenomeni di violenza urbana, ai reati contro il patrimonio e al porto illegale di armi, oltre che alle nuove modalità di distribuzione e consumo delle sostanze stupefacenti, sempre più legate anche ai canali digitali e ai social network. A livello nazionale, infatti, sono stati individuati diversi profili online ritenuti riconducibili ad attività criminali, ora al vaglio delle autorità competenti.

Per Novara, i numeri dell’operazione non parlano di arresti eclatanti, ma restituiscono l’immagine di un territorio inserito a pieno titolo nella strategia di controllo diffuso voluta dal Viminale e dalle forze dell’ordine: un’azione preventiva e capillare, che punta a presidiare il territorio e a intercettare sul nascere fenomeni di illegalità legati allo spaccio e alla cosiddetta “mala movida”.

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