Sanità, scintille in Regione: Marrone e Riboldi chiedono l’ok al Piano ad agosto. Rossi: «Fumo per coprire i ritardi»

A Ferragosto in aula per approvare il Piano Socio Sanitario? La proposta lanciata dai due assessori regionali apre un nuovo fronte di scontro con i consiglieri di minoranza

«La sinistra ci ripensi e offra la sua disponibilità a lavorare anche ad agosto, perché la sanità piemontese non può aspettare». Lo chiedono i due assessori regionali al Welfare Maurizio Marrone e alla Sanità Federico Riboldi rivolgendosi ai consiglieri di opposizione affinchè si presentino in aula anche nel mese di agosto – tradizionalmente dedicato alla pausa estiva – per discutere e approvare rapidamente il nuovo Piano socio sanitario.

Una sollecitazione che non è piaciuta al consigliere regionale del Pd Domenico Rossi, che risponde senza mezzi termini: «Da due giorni insistono sul Ferragosto, ma sanno benissimo che a decidere il calendario dei lavori sono l’Ufficio di Presidenza e la conferenza dei capigruppo, entrambi nelle mani della loro stessa maggioranza. Non prendano in giro i cittadini».

Marrone e Riboldi, però, tirano dritto: «Ancora una volta si creano polemiche sul nulla. In questi mesi abbiamo portato avanti un percorso partecipato, con circa 300 audizioni e 150 documenti ricevuti dai portatori di interesse. I nostri uffici stanno lavorando con dedizione per redigere un testo che tenga conto delle esigenze emerse. Si tratta di un tema complesso che merita attenzione e lavoro, anche al di fuori dei tempi canonici. Non si dica che l’opposizione non ha avuto modo di intervenire: in quarta commissione si discute da mesi. Serve uno sforzo straordinario per non far perdere tempo alla sanità piemontese».

Sul nodo delle risorse aggiuntive, gli assessori rassicurano: «Come sempre saranno rese disponibili entro la fine dell’anno. È curioso che chi da più mandati siede in Consiglio ignori questo elemento basilare».

Ma Rossi non ci sta: «Perché allora si rivolgono a noi? Solo per generare fumo, per spostare l’attenzione dai loro ritardi e dall’assenza di un vero confronto. Il Piano non è ancora stato adottato dalla giunta, i tempi sono stati disattesi e i problemi ignorati. La maggioranza vuole solo una ratifica formale, senza che ci sia un vero dibattito. Ma la sanità è il cuore del nostro welfare, non un atto dovuto. Noi ci saremo, certo, se serve anche ad agosto. Ma smettano di fare i furbi: serve serietà».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sanità, scintille in Regione: Marrone e Riboldi chiedono l’ok al Piano ad agosto. Rossi: «Fumo per coprire i ritardi»

A Ferragosto in aula per approvare il Piano Socio Sanitario? La proposta lanciata dai due assessori regionali apre un nuovo fronte di scontro con i consiglieri di minoranza

«La sinistra ci ripensi e offra la sua disponibilità a lavorare anche ad agosto, perché la sanità piemontese non può aspettare». Lo chiedono i due assessori regionali al Welfare Maurizio Marrone e alla Sanità Federico Riboldi rivolgendosi ai consiglieri di opposizione affinchè si presentino in aula anche nel mese di agosto – tradizionalmente dedicato alla pausa estiva – per discutere e approvare rapidamente il nuovo Piano socio sanitario.

Una sollecitazione che non è piaciuta al consigliere regionale del Pd Domenico Rossi, che risponde senza mezzi termini: «Da due giorni insistono sul Ferragosto, ma sanno benissimo che a decidere il calendario dei lavori sono l’Ufficio di Presidenza e la conferenza dei capigruppo, entrambi nelle mani della loro stessa maggioranza. Non prendano in giro i cittadini».

Marrone e Riboldi, però, tirano dritto: «Ancora una volta si creano polemiche sul nulla. In questi mesi abbiamo portato avanti un percorso partecipato, con circa 300 audizioni e 150 documenti ricevuti dai portatori di interesse. I nostri uffici stanno lavorando con dedizione per redigere un testo che tenga conto delle esigenze emerse. Si tratta di un tema complesso che merita attenzione e lavoro, anche al di fuori dei tempi canonici. Non si dica che l’opposizione non ha avuto modo di intervenire: in quarta commissione si discute da mesi. Serve uno sforzo straordinario per non far perdere tempo alla sanità piemontese».

Sul nodo delle risorse aggiuntive, gli assessori rassicurano: «Come sempre saranno rese disponibili entro la fine dell’anno. È curioso che chi da più mandati siede in Consiglio ignori questo elemento basilare».

Ma Rossi non ci sta: «Perché allora si rivolgono a noi? Solo per generare fumo, per spostare l’attenzione dai loro ritardi e dall’assenza di un vero confronto. Il Piano non è ancora stato adottato dalla giunta, i tempi sono stati disattesi e i problemi ignorati. La maggioranza vuole solo una ratifica formale, senza che ci sia un vero dibattito. Ma la sanità è il cuore del nostro welfare, non un atto dovuto. Noi ci saremo, certo, se serve anche ad agosto. Ma smettano di fare i furbi: serve serietà».

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