L’Università del Piemonte Orientale continua a raccogliere riconoscimenti a livello nazionale. Questa volta a premiare l’ateneo è l’osservatorio Talents Venture, che ha analizzato – sulla base dei dati AlmaLaurea – i tassi di occupazione dei laureati magistrali italiani a un anno dal titolo. Il risultato? L’Upo si inserisce stabilmente ai vertici delle classifiche, conquistando tre posizionamenti di assoluto rilievo che ne confermano il ruolo di eccellenza nel panorama accademico.
In particolare, l’ateneo con sede a Novara, Vercelli e Alessandria risulta primo in Italia nel gruppo disciplinare Politico-Sociale e Comunicazione, dove raggiunge un tasso di occupazione del 100 %. Un dato che certifica la capacità di questi corsi di preparare figure professionali immediatamente pronte per il mercato del lavoro. Ma non è l’unico primato: UPO è infatti prima anche nel gruppo letterario-umanistico, con un tasso pari all’84,2 %, a dimostrazione di come anche le discipline umanistiche – spesso considerate più fragili dal punto di vista occupazionale – possano offrire sbocchi solidi se affrontate con un approccio innovativo. Infine, arriva un terzo posto nel gruppo medico-sanitario e farmaceutico, dove l’occupazione raggiunge il 93,1 %.
In generale i dati dell’università confermano il trend positivo: il tasso di occupazione dei laureati triennali che non proseguono gli studi si attesta all’86 %, contro una media nazionale del 78,6 %. La retribuzione media è più alta della media italiana e la percentuale di studenti che svolge tirocini curricolari sfiora l’81 %, ben sopra il dato medio nazionale del 61 %. Indicatori che delineano un ateneo non solo capace di formare, ma anche di accompagnare i propri studenti verso il mondo del lavoro.
Non a caso, il rettore Menico Rizzi ha accolto i dati con grande soddisfazione: «Essere riconosciuti tra i migliori atenei italiani sul fronte dell’occupazione è il segno di un lavoro serio e costante sulla didattica e sul dialogo con il tessuto produttivo. Siamo orgogliosi di vedere che i nostri laureati trovano spazio e valore professionale, e questo ci sprona a fare ancora meglio».
Per Novara, che ospita la sede storica dell’ateneo, questi numeri hanno un significato speciale. Non si tratta soltanto di un riconoscimento per l’università, ma anche di una ricaduta positiva sul territorio: studenti che scelgono di vivere qui, aziende che guardano al bacino UPO per assumere giovani qualificati, una reputazione accademica che rende la città sempre più attrattiva.
In un momento storico in cui la questione dell’occupazione giovanile è spesso al centro del dibattito, i risultati dell’Upo sembrerebbero una buona notizia. Una conferma che l’università non è soltanto un luogo di studio, ma può diventare un vero e proprio trampolino di lancio verso il futuro.