Novara compie un passo importante nel campo della giustizia riparativa: nei giorni scorsi è stato sottoscritto il protocollo d’intesa con la conferenza locale per la giustizia riparativa che sancisce l’istituzione formale del centro di giustizia ripartiva di Novara come struttura accreditata nel distretto della Corte d’Appello di Torino. La conferma dell’idoneità del centro novarese era già arrivata lo scorso 29 luglio dal ministero, che lo ha inserito tra i 36 servizi attivi a livello nazionale accreditati secondo i criteri previsti dalla normativa.
«La giustizia riparativa – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali del comune di Novara, Teresa Armienti – non è solo uno strumento utile alla gestione dei conflitti e delle conseguenze del reato, ma un percorso di responsabilità, riconciliazione e ricostruzione dei legami sociali. Mette al centro la vittima e i suoi bisogni, offrendo al contempo un’opportunità di cambiamento anche a chi ha commesso un errore».
L’accreditamento rappresenta il traguardo di un cammino avviato già nel febbraio 2019, quando venne firmato un primo protocollo tra il comune, la Procura dei Minori di Torino, la Procura ordinaria di Novara, l’ufficio interdistrettuale esecuzione pene esterne di Torino e la sede distrettuale di Novara, l’ordine degli Avvocati e alcune associazioni di volontariato.
Da allora il centro ha attivato programmi di giustizia riparativa su richiesta dell’autorità giudiziaria sia in ambito minorile che adulto, promuovendo laboratori nelle case circondariali di Novara, Vercelli e Verbania e avviando percorsi di sensibilizzazione in diverse scuole del novarese. L’obiettivo è intervenire sui conflitti prima che degenerino in reati, diffondendo una cultura del dialogo e della mediazione. Proprio in quest’ottica, sono già stati siglati protocolli con alcuni istituti scolastici del territorio.
Secondo quanto previsto dalla normativa, il centro offrirà programmi di giustizia riparativa in ogni fase del procedimento penale e dell’esecuzione della pena: i percorsi saranno gratuiti e aperti senza preclusioni a tutte le persone coinvolte, grazie al finanziamento del ministero. Con questo riconoscimento ufficiale, Novara si conferma punto di riferimento a livello nazionale per un modello di giustizia che non guarda solo alla pena, ma soprattutto alle persone e alle relazioni.