Morto l’ex procuratore capo Corrado Canfora, fu pm nel caso Mazzotti

Solo pochi giorni fa, lunedì scorso, era comparso nel programma di Rai Uno «Cose Nostre» condotto da Emilia Brandi, per raccontare quanto il territorio novarese fu scosso dal rapimento e dalla morte di Cristina Mazzotti, sequestro risalente a 50 anni fa e di cui lui si occupò come pubblico ministero. Si è spento ieri (sabato) all’età di 84 anni, all’ospedale di Novara dove era ricoverato da alcuni giorni, il magistrato Corrado Canfora. Nato a Volturara Appula (Foggia), era stato nominato magistrato nel 1967. A Novara svolse la funzione di sostituto procuratore e quindi di capo della procura. Andò in pensione nel 2007. Il funerale si terrà martedì in Duomo; poi la salma verrà portata nella tomba di famiglia proprio a Volturara Appula. Nel corso della carriera Canfora si occupò di rivolte e omicidi avvenuti nel carcere di Novara e riconducibili a criminalità organizzata e terrorismo nero.

E poi il caso Mazzotti, riaperto fra l’altro di recente con la scoperta di tre nuovi indagati, ritenuti gli autori materiali del rapimento dell’esatte 1975. «Quel processo – dichiarò Canfora riferendosi alla vicenda – mi ha segnato la vita: da allora è dentro di me». Durante la puntata della trasmissione «Cose nostre», registrata qualche settimana fa fra Novara e i luoghi in cui si è dipanata la tragica vicenda, quindi anche Castelletto Ticino e Galliate, il procuratore Canfora ha ripercorso i momenti salienti dell’inchiesta del processo, scandito da momenti drammatici. Uno degli imputati gridò in aula «Quando esco da qua la prima pallottola è per il mio avvocato, la seconda per il dottor Canfora». Quando l’uomo evase dal carcere vennero adottate misure adeguate: la minaccia era risultata credibile.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Morto l’ex procuratore capo Corrado Canfora, fu pm nel caso Mazzotti

Solo pochi giorni fa, lunedì scorso, era comparso nel programma di Rai Uno «Cose Nostre» condotto da Emilia Brandi, per raccontare quanto il territorio novarese fu scosso dal rapimento e dalla morte di Cristina Mazzotti, sequestro risalente a 50 anni fa e di cui lui si occupò come pubblico ministero. Si è spento ieri (sabato) all’età di 84 anni, all’ospedale di Novara dove era ricoverato da alcuni giorni, il magistrato Corrado Canfora. Nato a Volturara Appula (Foggia), era stato nominato magistrato nel 1967. A Novara svolse la funzione di sostituto procuratore e quindi di capo della procura. Andò in pensione nel 2007. Il funerale si terrà martedì in Duomo; poi la salma verrà portata nella tomba di famiglia proprio a Volturara Appula. Nel corso della carriera Canfora si occupò di rivolte e omicidi avvenuti nel carcere di Novara e riconducibili a criminalità organizzata e terrorismo nero.

E poi il caso Mazzotti, riaperto fra l’altro di recente con la scoperta di tre nuovi indagati, ritenuti gli autori materiali del rapimento dell’esatte 1975. «Quel processo – dichiarò Canfora riferendosi alla vicenda – mi ha segnato la vita: da allora è dentro di me». Durante la puntata della trasmissione «Cose nostre», registrata qualche settimana fa fra Novara e i luoghi in cui si è dipanata la tragica vicenda, quindi anche Castelletto Ticino e Galliate, il procuratore Canfora ha ripercorso i momenti salienti dell’inchiesta del processo, scandito da momenti drammatici. Uno degli imputati gridò in aula «Quando esco da qua la prima pallottola è per il mio avvocato, la seconda per il dottor Canfora». Quando l’uomo evase dal carcere vennero adottate misure adeguate: la minaccia era risultata credibile.

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata