Da quasi due mesi lavorano al freddo, con carrelli non funzionanti e attrezzature non conformi alle normative di sicurezza. È la situazione denunciata da Fisascat Cisl Piemonte Orientale per il personale della mensa dell’ospedale Maggiore.
A sollevare il caso è il segretario territoriale Mattia Rago, che parla di condizioni di lavoro non idonee, in particolare per il mancato funzionamento del riscaldamento. «Queste problematiche – spiega – erano già state segnalate nel luglio 2025 sia alla società appaltatrice del servizio, sia all’Azienda ospedaliera e allo Spresal di Novara, senza tuttavia ricevere alcun riscontro».
Secondo il sindacato, nonostante il tempo trascorso, non sarebbero stati adottati interventi risolutivi. «Dal luglio 2025 tutte le parti coinvolte hanno avuto il tempo di valutare competenze e responsabilità – sottolinea Rago – ma la situazione è rimasta invariata».
Nei giorni scorsi la Fisascat Cisl ha quindi richiesto un incontro con lo Spresal per fare il punto sulle attività svolte finora e sollecitare gli interventi necessari a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. «Vogliamo comprendere quali verifiche siano state effettuate e quali azioni concrete si intendano mettere in campo», aggiunge il segretario.
Il sindacato chiede ora un intervento urgente. «Chiediamo che tutte le parti si attivino immediatamente per risolvere le criticità segnalate, affinché non venga ulteriormente messa a rischio la salute e la sicurezza del personale» conclude Rago, annunciando che la Fisascat Cisl si riserva «di intraprendere ogni iniziativa utile a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, per garantire il pieno rispetto dei diritti e delle tutele previste dalla legge».







