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La commissione si spacca sull’organizzazione dell’Estate anziani

La commissione si spacca sull’organizzazione dell’Estate anziani. Botta e risposta fra la consigliera comunale del Pd Sara Paladini e l’assessore ai Servizi sociali Franco Caressa. Oggetto del contendere le iniziative estive promosse dal Comune e dedicate agli anziani. Un primo attrito si era registrato la scorsa settimana in commissione quando Paladini aveva presentato una mozione (che approderà nel prossimo consiglio comunale) che chiedeva al alla giunta, a fronte della situazione emergenziale degli ultimi mesi, di progettare e organizzare «una “Estate anziani” in ogni quartiere e all’aperto, garantendo il distanziamento necessario ma anche forme di socialità».

Per l’esponente dem «gli anziani hanno rappresentato in occasione della pandemia una delle categorie più fragili e bisognose di aiuto anche dal punto di vista psicologico. Per questo noi chiediamo, anche attraverso l’ausilio di volontari formati, lo svolgimento di iniziative diversificate, che possano spaziare da percorsi di formazione digitale per l’utilizzo dei dispositivi tecnologici nella malaugurata ipotesi di una nuova “chiusura” autunnale in caso di ritorno del virus, ma anche visite guidate ai beni artistici cittadini, da effettuarsi i piccoli gruppi e seguendo protocolli prestabiliti. Questa Amministrazione continua a chiedere alle minoranza di collaborare, di fare proposte, ma tutte le volte le ignora sistematicamente».

 

 

Piccata la risposta di Caressa: «Sara Paladini sa dove trovarmi e la mia porta è sempre aperta. Sbandierare una mozione in questo momento appare unicamente solo come un’operazione di propaganda politica».

Caressa evidenza, inoltre, che «qualche idea per gli anziani l’abbiamo già presa in considerazione, senza escludere a priori quelle contenute nello stesso documento sottoscritto dai consiglieri del Pd. Tuttavia siamo in attesa di incontro con l’Asl (in programma la prossima settimana) per conoscere quelle che prima di tutto saranno le linea guida da mettere in campo in materia di sicurezza e non solo. Poi stileremo un programma, tenendo ben presente che iniziative ormai divenute tradizionali come quelle che includevano momenti di danza o particolari forme di socialità per quest’anno non si potranno tenere e l’affluenza dovrà essere per forza ridotta a un terzo se non a un quarto rispetto agli anni precedenti. Ben venga, in questo caso, la possibilità di location diverse, ma nel rispetto di quello che ci sarà prima di tutto indicato a livello sanitario».

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Luca Mattioli

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