Il museo di storia naturale Faraggiana Ferrandi di Novara ha completato il proprio percorso verso una piena accessibilità diventando, a tutti gli effetti, un museo pensato per accogliere ogni visitatore, comprese le persone con disabilità cognitive e comunicative. Il traguardo è stato presentato oggi, 9 dicembre, al termine del progetto “Un Museo per Tutti – Per un’accessibilità senza barriere”, promosso dall’associazione Ri-Nascita in partnership con il comune di Novara e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Comunità Novarese, attraverso il fondo Giovanni Pagani, che ha assicurato un contributo di 11 mila euro. A fianco del progetto anche fondazione Banca Popolare di Novara, provincia di Novara e Centro Servizi per il Territorio.
«Siamo davvero felici di aver raggiunto un traguardo così importante – ha dichiarato Delia Leuzzi, presidente di Ri-Nascita –. Un museo più accogliente non rappresenta soltanto un passo avanti per le persone con disabilità, ma valorizza l’istituzione culturale e genera benefici sociali duraturi». Un impegno condiviso anche dalla Fondazione Comunità Novarese che tramite il presidente Davide Maggi ha sottolineato come il percorso dimostri «che un museo può trasformarsi in un luogo realmente inclusivo, capace di accogliere persone con disabilità sensoriali e cognitive. Rendere fruibili le collezioni significa investire nel futuro della comunità, valorizzando le differenze come risorsa».
Per l’assessore alla cultura del comune di Novara, Luca Piantanida, il progetto rappresenta «una tappa fondamentale nel percorso di inclusione della città. Il Museo Faraggiana Ferrandi diventa un luogo dove ogni persona può vivere la cultura in modo pieno e significativo. È un passo che rende il nostro patrimonio culturale più ricco e più aperto».
L’esperienza di accessibilità del museo non nasce oggi. Dal 2018 Ri-Nascita, in collaborazione con Unione Ciechi di Novara e il Gruppo Sordi di Novara-Biella-Torino, aveva introdotto installazioni tattili, sonore e olfattive, rendendo fruibili le sale del primo piano. Nel 2020 il percorso è stato ampliato anche al piano terra, con box olfattivi, cartoline tattili, QR code, tecnologia NFC e postazioni video accessibili. Con questa nuova fase, il lavoro si è concentrato sulle barriere meno visibili: quelle cognitive e comunicative. È qui che la collaborazione si è allargata a Anffas Novara, Angsa Novara Vercelli, Associazione Down Novara e Il Timone, per un processo di coprogettazione volto alla creazione di materiali basati sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
Il progetto ha lavorato su tre assi principali: la formazione degli operatori, grazie ai percorsi attivati con Fondazione Paideia, per fornire competenze nella gestione della relazione con persone con disabilità e nell’uso della CAA; laboratori di coprogettazione, che hanno coinvolto esperti, educatori e persone con disabilità cognitive per creare materiali simbolici e visivi in grado di rendere più accessibili i contenuti museali e nuovi strumenti di visita, con schede plastificate, pannelli espositivi semplificati, simboli e percorsi più lenti e personalizzabili.
«Gli animali del museo – ha spiegato Orlando Zane, coordinatore dei laboratori – sono diventati strumenti di racconto, di gioco e di nuove forme espressive». Un lavoro che, come ha sottolineato il segretario generale di Fondazione Paideia, Fabrizio Serra «investe nella qualità dell’esperienza di ogni visitatore e crea contesti realmente accoglienti. Preparare gli operatori è fondamentale per fare dei luoghi culturali spazi aperti a tutti».
Con la conclusione ufficiale del progetto, Ri-Nascita ribadisce però che il lavoro non si ferma. «Le competenze acquisite e le relazioni costruite – ha concluso Leuzzi – sono la base per continuare a rendere il museo un luogo capace di accogliere, rappresentare e coinvolgere tutta la comunità novarese». Il museo Faraggiana Ferrandi si conferma così una delle esperienze più avanzate in Piemonte sul tema dell’accessibilità culturale, un esempio concreto di come la cultura possa diventare un bene comune davvero senza barriere.







