Nuove polemiche intorno al consigliere comunale e provinciale di Fratelli d’Italia, Mauro Gigantino, finito nel mirino del gruppo consiliare del Partito Democratico per alcune dichiarazioni ritenute offensive e razziste. Gigantino ha, infatti, commentato sui social l’arresto a Sondrio di un cittadino straniero accusato di violenza sessuale, scrivendo: «Al sottoscritto sembra addirittura strano che un essere simile possieda la capacità di parlare. Dovrebbe essere castrato e recapitato nella savana, in modo da non nuocere ad altri».

Un linguaggio che ha suscitato la dura reazione del gruppo Pd in consiglio comunale, che in una nota parla di «un concentrato di odio e pregiudizio che contrasta apertamente con i principi del diritto e della Costituzione». Secondo i consiglieri dem, «Gigantino ignora le garanzie previste dalle leggi e utilizza parole indegne di chi ricopre una carica pubblica». «Evidentemente – aggiungono – non gli interessa la Costituzione, ma solo il tornaconto politico, in una gara al populismo che coinvolge anche Lega e Fratelli d’Italia».

Non è la prima volta che il nome di Gigantino finisce al centro di contestazioni. In passato il consigliere era già salito agli onori delle cronache per alcune frasi scomposte pronunciate durante l’orazione del 25 Aprile e per aver partecipato a eventi in cui era presente Casapound, movimento di estrema destra.

Il gruppo Pd conclude la propria presa di posizione affermando che «parole come quelle pronunciate da Gigantino non sono compatibili con il ruolo istituzionale che ricopre, e in questo caso addirittura doppio».