Esselunga Biandrate, la Fisascat Cisl: «Non applicato l’accordo, ci riserviamo azioni legali»

Dopo il parziale dietrofront di Esselunga sui ticket restaurant, arriva un nuovo affondo da parte di Fisascat Cisl sulla vertenza in corso al centro logistico di Biandrate. A parlare sono i segretari della categoria, che denunciano come l’azienda non abbia rispettato pienamente l’accordo sottoscritto il 12 giugno 2025, in particolare omettendo l’erogazione dell’indennità aggiuntiva prevista dal testo, «facendo mancare una parte retributiva importante ai lavoratori».

Un comportamento definito «incomprensibile», che i sindacalisti leggono però in modo preciso: «Esselunga sta cavalcando lo strappo sindacale con Filcams Cgil e Uiltucs Uil», che a sorpresa non hanno firmato l’intesa, «per risparmiare soldi sulla pelle dei lavoratori».

Le due sigle si sono infatti sfilate dal tavolo all’ultimo, sostenendo che il testo non rifletteva le reali aspettative del personale e avrebbe introdotto elementi peggiorativi. «Dichiarazioni che ci hanno lasciati basiti – replicano Mattia Rago e Luca Trinchitella di Cisl Fisascat Piemonte Orientale – anche perché l’accordo sottoscritto è identico a quello già condiviso con tutte le sigle in precedenza. Con una differenza: la proroga delle condizioni di miglior favore (ticket, agibilità sindacali, indennità) e la trasformazione a tempo indeterminato dell’organizzazione su cinque giornate lavorative, che era stata unitariamente richiesta da tempo».

Da qui la domanda: «Perché ciò che fino a ieri era considerato un obiettivo da raggiungere, oggi viene bollato come peggiorativo?». I segretari della Fisascat invitano Filcams e Uiltucs a chiarire pubblicamente i motivi di questa inversione di marcia: «Non solo non firmano l’accordo, ma ci propongono una versione alternativa che riporterebbe a tempo determinato l’organizzazione del lavoro su cinque giornate, proposta questa avanzata dall’azienda e già bocciata mesi fa da tutte le sigle».

Secondo la Fisascat, questo contraddice un principio base dell’azione sindacale: trasformare ciò che è temporaneo in strutturale, dare stabilità alle condizioni lavorative. Per questo motivo, dicono, «non possiamo che restare perplessi di fronte a questo atteggiamento, e chiediamo chiarezza».

Infine, una nota legale: «Esselunga è stata diffidata formalmente dal non applicare integralmente l’accordo sottoscritto. Nonostante ciò, ha scelto unilateralmente di sospendere l’indennità aggiuntiva. Abbiamo perciò incaricato il nostro ufficio legale di valutare un possibile comportamento antisindacale da parte dell’azienda, riservandoci ogni ulteriore iniziativa per tutelare i lavoratori del CLP di Biandrate».

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Esselunga Biandrate, la Fisascat Cisl: «Non applicato l’accordo, ci riserviamo azioni legali»

Dopo il parziale dietrofront di Esselunga sui ticket restaurant, arriva un nuovo affondo da parte di Fisascat Cisl sulla vertenza in corso al centro logistico di Biandrate. A parlare sono i segretari della categoria, che denunciano come l’azienda non abbia rispettato pienamente l’accordo sottoscritto il 12 giugno 2025, in particolare omettendo l’erogazione dell’indennità aggiuntiva prevista dal testo, «facendo mancare una parte retributiva importante ai lavoratori».

Un comportamento definito «incomprensibile», che i sindacalisti leggono però in modo preciso: «Esselunga sta cavalcando lo strappo sindacale con Filcams Cgil e Uiltucs Uil», che a sorpresa non hanno firmato l’intesa, «per risparmiare soldi sulla pelle dei lavoratori».

Le due sigle si sono infatti sfilate dal tavolo all’ultimo, sostenendo che il testo non rifletteva le reali aspettative del personale e avrebbe introdotto elementi peggiorativi. «Dichiarazioni che ci hanno lasciati basiti – replicano Mattia Rago e Luca Trinchitella di Cisl Fisascat Piemonte Orientale – anche perché l’accordo sottoscritto è identico a quello già condiviso con tutte le sigle in precedenza. Con una differenza: la proroga delle condizioni di miglior favore (ticket, agibilità sindacali, indennità) e la trasformazione a tempo indeterminato dell’organizzazione su cinque giornate lavorative, che era stata unitariamente richiesta da tempo».

Da qui la domanda: «Perché ciò che fino a ieri era considerato un obiettivo da raggiungere, oggi viene bollato come peggiorativo?». I segretari della Fisascat invitano Filcams e Uiltucs a chiarire pubblicamente i motivi di questa inversione di marcia: «Non solo non firmano l’accordo, ma ci propongono una versione alternativa che riporterebbe a tempo determinato l’organizzazione del lavoro su cinque giornate, proposta questa avanzata dall’azienda e già bocciata mesi fa da tutte le sigle».

Secondo la Fisascat, questo contraddice un principio base dell’azione sindacale: trasformare ciò che è temporaneo in strutturale, dare stabilità alle condizioni lavorative. Per questo motivo, dicono, «non possiamo che restare perplessi di fronte a questo atteggiamento, e chiediamo chiarezza».

Infine, una nota legale: «Esselunga è stata diffidata formalmente dal non applicare integralmente l’accordo sottoscritto. Nonostante ciò, ha scelto unilateralmente di sospendere l’indennità aggiuntiva. Abbiamo perciò incaricato il nostro ufficio legale di valutare un possibile comportamento antisindacale da parte dell’azienda, riservandoci ogni ulteriore iniziativa per tutelare i lavoratori del CLP di Biandrate».

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