Coccia, il presidente Ravanelli all’attacco: «Indecoroso il mancato finanziamento della Regione»

Critica all'assessora regionale alla Cultura, la novarese Marina Chiarelli per il mancato stanziamento del contributo regionale da 500 mila euro alla Fondazione Teatro Coccia

È una critica quella lanciata da Fabio Ravanelli, presidente della Fondazione Teatro Coccia, all’assessora regionale alla Cultura, la novarese Marina Chiarelli. Durante la commissione Cultura tenutasi questa mattina, 16 luglio, Ravanelli ha definito «indecoroso» il mancato stanziamento del contributo regionale da 500 mila euro previsto per il 2025. «Abbiamo fatto tutto ciò che ci veniva richiesto – ha dichiarato – ma siamo ancora in attesa della sottoscrizione della convenzione con la Regione. Questo contributo ci avrebbe permesso di coprire molte spese».

Un affondo deciso – nonostante sia stato espresso con l’eleganza e la misura che da sempre contraddistinguono Ravanelli – quello rivolto all’assessora Chiarelli, che è arrivata al termine di una relazione dettagliata sui risultati ottenuti dal teatro e sui numeri del bilancio, giudicato positivo. «Il nostro cartellone di prosa 2024 ha registrato 829 abbonamenti contro i 726 dell’anno precedente, con un incremento del 14% nelle presenze e un totale di 13.763 biglietti venduti, pari a un +12%. L’incasso è salito da 330 mila a 386 mila euro».

Ancora più significativo, ha sottolineato Ravanelli, il dato anagrafico: le presenze del pubblico tra i 13 e i 27 anni sono aumentate del 33%, raggiungendo quota 4.000. «Un segnale straordinario che conferma il radicamento del Coccia anche tra le nuove generazioni».

Il bilancio chiude con una perdita di 97 mila euro, in linea con le previsioni, e oneri per 133 mila: «Senza questi oneri, il risultato sarebbe stato in utile. La gestione caratteristica è virtuosa e autosufficiente – ha puntualizzato Ravanelli – se si considera che siamo al penultimo posto in Italia per contributi pubblici ricevuti tra i teatri di tradizione».

Spazio anche alla gestione degli spazi: Ravanelli ha richiamato il ristorante-bar ospitato nei locali del teatro per aver esposto bandiere calcistiche e materiale pubblicitario «non adeguato a una sede culturale di un teatro di tradizione». Al contrario, ha elogiato il ruolo della Caffetteria del Broletto, di proprietà del teatro, come luogo di iniziative artistiche e culturali promosse dal teatro stesso.

Tre le novità principali annunciate: un contributo triennale da 210 mila euro annui da parte di Fondazione Cariplo per il progetto Youth Club rivolto ai giovani; il prestigioso riconoscimento del Premio Cantelli a Ginevra, che porterà visibilità e potenzialmente nuovi fondi; infine, un Art Bonus da 100 mila euro per il 2025 da parte dell’azienda Igor.

«Il bilancio preventivo si chiude con un avanzo di 25 mila euro – ha concluso Ravanelli – ed è un dato incoraggiante».

A sostenere il buon operato della Fondazione, l’assessore comunale alla Cultura Luca Piantanida: «Siamo contenti di come stia andando il teatro, il bilancio è in attivo e la sinergia con il territorio si rafforza».

Anche il revisore dei conti Massimo Melone ha confermato i numeri presentati da Ravanelli, mentre la direttrice Corinne Baroni ha annunciato un autunno di grande rilievo, con tre importanti titoli di lirica in arrivo.

Dalla minoranza, il capogruppo del Pd Nicola Fonzo ha rivolto un appello esplicito: «Da qui deve partire la richiesta a Chiarelli, novarese come noi, affinché garantisca un finanziamento al suo teatro di casa».

Il tempo a disposizione è terminato prima che potesse aprirsi un dibattito e la seduta è stata aggiornata al 25 luglio.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Coccia, il presidente Ravanelli all’attacco: «Indecoroso il mancato finanziamento della Regione»

Critica all’assessora regionale alla Cultura, la novarese Marina Chiarelli per il mancato stanziamento del contributo regionale da 500 mila euro alla Fondazione Teatro Coccia

È una critica quella lanciata da Fabio Ravanelli, presidente della Fondazione Teatro Coccia, all’assessora regionale alla Cultura, la novarese Marina Chiarelli. Durante la commissione Cultura tenutasi questa mattina, 16 luglio, Ravanelli ha definito «indecoroso» il mancato stanziamento del contributo regionale da 500 mila euro previsto per il 2025. «Abbiamo fatto tutto ciò che ci veniva richiesto – ha dichiarato – ma siamo ancora in attesa della sottoscrizione della convenzione con la Regione. Questo contributo ci avrebbe permesso di coprire molte spese».

Un affondo deciso – nonostante sia stato espresso con l’eleganza e la misura che da sempre contraddistinguono Ravanelli – quello rivolto all’assessora Chiarelli, che è arrivata al termine di una relazione dettagliata sui risultati ottenuti dal teatro e sui numeri del bilancio, giudicato positivo. «Il nostro cartellone di prosa 2024 ha registrato 829 abbonamenti contro i 726 dell’anno precedente, con un incremento del 14% nelle presenze e un totale di 13.763 biglietti venduti, pari a un +12%. L’incasso è salito da 330 mila a 386 mila euro».

Ancora più significativo, ha sottolineato Ravanelli, il dato anagrafico: le presenze del pubblico tra i 13 e i 27 anni sono aumentate del 33%, raggiungendo quota 4.000. «Un segnale straordinario che conferma il radicamento del Coccia anche tra le nuove generazioni».

Il bilancio chiude con una perdita di 97 mila euro, in linea con le previsioni, e oneri per 133 mila: «Senza questi oneri, il risultato sarebbe stato in utile. La gestione caratteristica è virtuosa e autosufficiente – ha puntualizzato Ravanelli – se si considera che siamo al penultimo posto in Italia per contributi pubblici ricevuti tra i teatri di tradizione».

Spazio anche alla gestione degli spazi: Ravanelli ha richiamato il ristorante-bar ospitato nei locali del teatro per aver esposto bandiere calcistiche e materiale pubblicitario «non adeguato a una sede culturale di un teatro di tradizione». Al contrario, ha elogiato il ruolo della Caffetteria del Broletto, di proprietà del teatro, come luogo di iniziative artistiche e culturali promosse dal teatro stesso.

Tre le novità principali annunciate: un contributo triennale da 210 mila euro annui da parte di Fondazione Cariplo per il progetto Youth Club rivolto ai giovani; il prestigioso riconoscimento del Premio Cantelli a Ginevra, che porterà visibilità e potenzialmente nuovi fondi; infine, un Art Bonus da 100 mila euro per il 2025 da parte dell’azienda Igor.

«Il bilancio preventivo si chiude con un avanzo di 25 mila euro – ha concluso Ravanelli – ed è un dato incoraggiante».

A sostenere il buon operato della Fondazione, l’assessore comunale alla Cultura Luca Piantanida: «Siamo contenti di come stia andando il teatro, il bilancio è in attivo e la sinergia con il territorio si rafforza».

Anche il revisore dei conti Massimo Melone ha confermato i numeri presentati da Ravanelli, mentre la direttrice Corinne Baroni ha annunciato un autunno di grande rilievo, con tre importanti titoli di lirica in arrivo.

Dalla minoranza, il capogruppo del Pd Nicola Fonzo ha rivolto un appello esplicito: «Da qui deve partire la richiesta a Chiarelli, novarese come noi, affinché garantisca un finanziamento al suo teatro di casa».

Il tempo a disposizione è terminato prima che potesse aprirsi un dibattito e la seduta è stata aggiornata al 25 luglio.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore