Bandiere e striscioni per la Palestina al passaggio della Vuelta

Bandiere, striscioni, fischietti e soprattutto rumore. Ieri pomeriggio, 23 agosto, in occasione dell’arrivo a Novara della prima tappa della Vuelta, un gruppo di cittadini ha organizzato un flash mob nei pressi del centro commerciale San Martino per non far passare sotto silenzio quanto sta accadendo in Medio Oriente.

L’iniziativa, nata dagli stessi promotori della manifestazione del 14 agosto in piazza delle Erbe, aveva un obiettivo chiaro: farsi vedere e sentire al passaggio della carovana ciclistica, proprio mentre la città era attraversata dall’evento sportivo seguito in diretta tv e capace di richiamare l’attenzione internazionale.

Cartelli e voci hanno ribadito il messaggio: no alle devastazioni nella Striscia di Gaza, no all’occupazione decisa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Un appello alla pace, ma anche una denuncia contro quella che i manifestanti definiscono una «tragedia umanitaria che non può più essere ignorata».

I promotori sottolineano come il ciclismo, sport popolare e capace di unire, sia stato l’occasione per portare il tema sotto gli occhi di tutti. Il flash mob si è concluso senza tensioni, con i manifestanti che hanno lasciato il bordo strada subito dopo il passaggio dei corridori. Un’iniziativa che conferma la volontà, già espressa a metà agosto, di mantenere alta l’attenzione sulla guerra a Gaza e di costruire anche a Novara momenti di sensibilizzazione e solidarietà.

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Bandiere e striscioni per la Palestina al passaggio della Vuelta

Bandiere, striscioni, fischietti e soprattutto rumore. Ieri pomeriggio, 23 agosto, in occasione dell’arrivo a Novara della prima tappa della Vuelta, un gruppo di cittadini ha organizzato un flash mob nei pressi del centro commerciale San Martino per non far passare sotto silenzio quanto sta accadendo in Medio Oriente.

L’iniziativa, nata dagli stessi promotori della manifestazione del 14 agosto in piazza delle Erbe, aveva un obiettivo chiaro: farsi vedere e sentire al passaggio della carovana ciclistica, proprio mentre la città era attraversata dall’evento sportivo seguito in diretta tv e capace di richiamare l’attenzione internazionale.

Cartelli e voci hanno ribadito il messaggio: no alle devastazioni nella Striscia di Gaza, no all’occupazione decisa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Un appello alla pace, ma anche una denuncia contro quella che i manifestanti definiscono una «tragedia umanitaria che non può più essere ignorata».

I promotori sottolineano come il ciclismo, sport popolare e capace di unire, sia stato l’occasione per portare il tema sotto gli occhi di tutti. Il flash mob si è concluso senza tensioni, con i manifestanti che hanno lasciato il bordo strada subito dopo il passaggio dei corridori. Un’iniziativa che conferma la volontà, già espressa a metà agosto, di mantenere alta l’attenzione sulla guerra a Gaza e di costruire anche a Novara momenti di sensibilizzazione e solidarietà.

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