Ascanio Celestini porta “Poveri Cristi” al Faraggiana per i 25 anni di Fondazione Comunità Novarese

Uno spettacolo che racconta l’umanità ai margini. Il ricavato sarà devoluto al Fondo contro la Povertà

Uno sguardo poetico, ironico e doloroso sull’umanità invisibile. Giovedì 6 novembre alle 21, sul palco del Teatro Faraggiana di Novara, va in scena “Poveri Cristi”, spettacolo di e con Ascanio Celestini, accompagnato dal fisarmonicista Gianluca Casadei (produzione Fabbrica e distribuzione Mismaonda). L’evento è promosso e organizzato dalla Fondazione Comunità Novarese per celebrare i 25 anni di attività e chiude il ciclo di appuntamenti teatrali ideati per l’anniversario.

Tratto dall’omonimo libro di Celestini, “Poveri Cristi” è un racconto corale che attraversa le periferie del mondo e della coscienza, dove vivono e resistono uomini e donne ai margini: un magazziniere analfabeta, una vecchia che insegna a leggere a una prostituta, un emigrante naufrago, un razzista, un bambino zingaro, persino san Francesco. Celestini li restituisce al pubblico non come vittime, ma come “santi laici”, capaci di compiere ogni giorno il miracolo di restare al mondo.

La narrazione intensa dell’autore romano, accompagnata dalla musica evocativa di Casadei, trasforma lo spettacolo in un atto di ascolto e di resistenza culturale, un invito a guardare chi di solito resta fuori campo.

«Per i 25 anni – spiega Davide Maggi, presidente della Fondazione Comunità Novarese – abbiamo iniziato con uno spettacolo a Borgomanero e con questo chiudiamo il ciclo. Poveri Cristi parla di tanti volti della comunità: persone umili che non devono essere dimenticate e che ci interrogano. Non rappresentano la maggioranza, ma ci responsabilizzano. Sono volti che possiamo incrociare nella nostra quotidianità».

Sulla stessa linea Vanni Vallino, presidente della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana: «Ci sono molte affinità tra i nostri laboratori e le finalità della Fondazione Comunità Novarese: entrambi lavoriamo per creare comunità. Con Ascanio Celestini ci conosciamo da anni e credo che ciascuno di noi possa ritrovare, nei personaggi del suo spettacolo, le proprie affinità con chi vive ai margini».

Gianluca Vacchini, direttore della Fondazione Comunità Novarese, ricorda come il fondo contro la povertà – a cui sarà devoluto l’intero ricavato della serata – «abbia una dotazione importante con cui, durante la pandemia, abbiamo finanziato corsi per Oss che hanno permesso a molte persone di trovare lavoro. Per il futuro cerchiamo di intervenire in settori non presidiati da altri enti, dove c’è più bisogno».

Il biglietto d’ingresso costa 20 euro e l’intero incasso sarà devoluto al Fondo contro la Povertà costituito all’interno della Fondazione Comunità Novarese. Il biglietti sono acquistabili online su www.teatrofaraggiana.it/biglietteria-teatro o alla biglietteria del teatro, aperta dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Ascanio Celestini porta “Poveri Cristi” al Faraggiana per i 25 anni di Fondazione Comunità Novarese

Uno spettacolo che racconta l’umanità ai margini. Il ricavato sarà devoluto al Fondo contro la Povertà

Uno sguardo poetico, ironico e doloroso sull’umanità invisibile. Giovedì 6 novembre alle 21, sul palco del Teatro Faraggiana di Novara, va in scena “Poveri Cristi”, spettacolo di e con Ascanio Celestini, accompagnato dal fisarmonicista Gianluca Casadei (produzione Fabbrica e distribuzione Mismaonda). L’evento è promosso e organizzato dalla Fondazione Comunità Novarese per celebrare i 25 anni di attività e chiude il ciclo di appuntamenti teatrali ideati per l’anniversario.

Tratto dall’omonimo libro di Celestini, “Poveri Cristi” è un racconto corale che attraversa le periferie del mondo e della coscienza, dove vivono e resistono uomini e donne ai margini: un magazziniere analfabeta, una vecchia che insegna a leggere a una prostituta, un emigrante naufrago, un razzista, un bambino zingaro, persino san Francesco. Celestini li restituisce al pubblico non come vittime, ma come “santi laici”, capaci di compiere ogni giorno il miracolo di restare al mondo.

La narrazione intensa dell’autore romano, accompagnata dalla musica evocativa di Casadei, trasforma lo spettacolo in un atto di ascolto e di resistenza culturale, un invito a guardare chi di solito resta fuori campo.

«Per i 25 anni – spiega Davide Maggi, presidente della Fondazione Comunità Novarese – abbiamo iniziato con uno spettacolo a Borgomanero e con questo chiudiamo il ciclo. Poveri Cristi parla di tanti volti della comunità: persone umili che non devono essere dimenticate e che ci interrogano. Non rappresentano la maggioranza, ma ci responsabilizzano. Sono volti che possiamo incrociare nella nostra quotidianità».

Sulla stessa linea Vanni Vallino, presidente della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana: «Ci sono molte affinità tra i nostri laboratori e le finalità della Fondazione Comunità Novarese: entrambi lavoriamo per creare comunità. Con Ascanio Celestini ci conosciamo da anni e credo che ciascuno di noi possa ritrovare, nei personaggi del suo spettacolo, le proprie affinità con chi vive ai margini».

Gianluca Vacchini, direttore della Fondazione Comunità Novarese, ricorda come il fondo contro la povertà – a cui sarà devoluto l’intero ricavato della serata – «abbia una dotazione importante con cui, durante la pandemia, abbiamo finanziato corsi per Oss che hanno permesso a molte persone di trovare lavoro. Per il futuro cerchiamo di intervenire in settori non presidiati da altri enti, dove c’è più bisogno».

Il biglietto d’ingresso costa 20 euro e l’intero incasso sarà devoluto al Fondo contro la Povertà costituito all’interno della Fondazione Comunità Novarese. Il biglietti sono acquistabili online su www.teatrofaraggiana.it/biglietteria-teatro o alla biglietteria del teatro, aperta dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore