Natale di solidarietà a Novara: 2.000 persone al pranzo di Sant’Egidio in Sala Borsa

Per la prima volta l’iniziativa nel cuore della città: volontari, anziani e famiglie uniti contro solitudine e abbandono, con eventi fino al 4 gennaio

Per la prima volta, a Novara, il pranzo di Natale della Comunità di Sant’Egidio si svolgerà in una sede simbolica e centrale come la Sala Borsa, trasformata per l’occasione in un grande spazio di accoglienza e condivisione. Oltre 2.000 persone parteciperanno all’iniziativa, che quest’anno ha segnato un salto di scala e di visibilità per una tradizione ormai radicata nel tessuto cittadino.

«Lo scopo del Natale per noi è uno solo: raggiungere quante più persone sole possibile» spiega Daniela Sironi, presidente di Comunità di Sant’Egidio Novara. Un obiettivo che non si esaurisce nel giorno di Natale, ma che attraversa l’intero periodo delle festività. Il calendario delle iniziative è iniziato il 17 dicembre con il pranzo in carcere, per proseguire il 28 dicembre alla mensa diurna e con una serie di visite alle rsa De Pagave e Divina Provvidenza, dove verranno consegnati doni pensati e realizzati dai più giovani.

Un gesto semplice ma carico di significato: biscotti accompagnati da dediche scritte a mano dai bambini delle scuole elementari, ispirate all’idea dei messaggi dei Baci Perugina. Piccoli pensieri che parlano di vicinanza e attenzione e che diventano un ponte tra generazioni. «È un modo concreto per dire agli anziani che non sono soli, che qualcuno pensa a loro» sottolinea Sironi.

Determinante, quest’anno, è stato anche il contributo del Christmas Lab, che ha permesso di coinvolgere nuovi volontari, ampliando la rete di persone disponibili a dare una mano. Fino al 4 gennaio continueranno infatti i pranzi di solidarietà nei quartieri di Novara, per portare il messaggio di Natale anche fuori dal centro cittadino.

«Il filo conduttore resta sempre lo stesso: contrastare solitudine e abbandono con un messaggio di vicinanza, costruito attraverso relazioni, presenza e continuità» aggiunge la presidente.

Nel solco di questo impegno si inserisce anche il ritorno della tradizionale Marcia della Pace del 1° gennaio nel centro di Novara che quest’anno sarà dedicata agli anziani, definiti come staffette di memoria chiamate a trasmettere il testimone della pace alle nuove generazioni. La Comunità ha raccolto testimonianze video, che verranno diffuse sui canali social di Sant’Egidio, per dare voce a storie ed esperienze che parlano di passato, ma soprattutto di futuro.

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Immagine di Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore