I docenti dell’istituto Fauser di Novara, che Dario Cipullo frequentava, hanno affidato alle parole il dolore per la morte del sedicenne, trovato senza vita domenica mattina nel canale Cavour dopo quasi due giorni di ricerche. Un messaggio che non cerca spiegazioni, ma restituisce l’immagine di un ragazzo e il vuoto lasciato nella comunità scolastica.
A te, che avevi il dono della verità e un sorriso capace di illuminare ogni momento.
A sedici anni il mondo spesso chiede di essere conformi, di misurare le parole, di indossare maschere per piacere agli altri. Tu, invece, hai scelto la via più difficile e più pura: quella della schiettezza. La tua onestà era disarmante, arrivava improvvisa, capace di rompere il ghiaccio delle ipocrisie con una frase diretta, nuda, a volte tagliente. Ma dietro quel primo impatto c’era un tesoro raro, che si rivelava a chi aveva il coraggio di lasciarsi guardare dentro dal tuo sguardo limpido.
In quel tuo modo di essere non c’era mai arroganza, ma una profondità autentica, la maturità di chi non ha bisogno di fronzoli perché ha già compreso l’essenza delle cose. Ci hai insegnato che non serve tempo per essere saggi, ma il coraggio di essere veri. Allo stesso tempo, la tua voglia di vivere, la tua curiosità e l’energia che portavi con te rendevano ogni giornata più leggera. Il tuo sorriso e la tua capacità naturale di stare con gli altri lasciavano un segno profondo, silenzioso e duraturo.
La tua presenza ha arricchito la nostra classe e i nostri cuori. Oggi il vuoto che lasci è grande quanto la tua verità, ma il tuo ricordo continuerà a vivere nelle risate condivise, nei gesti di gentilezza, nelle parole sincere e in tutto ciò che ha reso speciale il tempo passato insieme. L’eco della tua voce, senza filtri, continuerà ad accompagnarci per sempre.
I docenti della 2AIN







