VIDEO – Inaugurata la Casa per le fragilità: nell’area storica del De Pagave un nuovo presidio sociale

Con fondi Pnrr dieci mini alloggi per disabili ed emergenze abitative. Giovedì la firma per altri finanziamenti destinati al primo piano della struttura

Negli ambienti che per anni erano rimasti chiusi e inutilizzati, oggi pomeriggio è stata inaugurata la Casa per le fragilità, uno spazio di accoglienza e ripartenza all’interno del complesso dell’istituto per anziani De Pagave, riqualificato grazie ai finanziamenti del Pnrr. La struttura, al piano terra dell’immobile storico con ingresso da via Perazzi, continua a ospitare la Rsa ma assume ora una seconda, decisiva funzione sociale.

La riqualificazione restituisce alla città spazi di vita pensati per rispondere a bisogni diversi. Nel nuovo complesso trovano posto: due camere per l’assistenza emergenziale, con permanenza massima di sette giorni; un ufficio per gli educatori; sei mini alloggi per emergenze abitative, destinati soprattutto a donne sole con figli, un salone comune; due appartamenti per persone con disabilità, pensati per chi, dopo incidenti o condizioni invalidanti, sta ricostruendo autonomie e percorsi di quotidianità.

Il De Pagave – struttura comunale nata da un lascito vincolato a finalità sociali – torna così pienamente parte della rete cittadina di protezione, dopo anni di utilizzo parziale. Non solo memoria della città, dunque, ma un luogo che torna a generare futuro.

«Sfruttando l’occasione del Pnrr abbiamo voluto riqualificare questo posto e dargli un’anima – ha detto il sindaco Alessandro Canelli durante l’inaugurazione –. C’è sempre più bisogno di luoghi come questo. Il nostro obiettivo era creare una risposta emergenziale abitativa per diverse categorie».

Canelli ha elencato gli interventi realizzati: due alloggi per disabili (quattro posti), sei mini alloggi per persone in situazione di particolare fragilità, in particolare mamme sole con bambini, e una stazione di posta per emergenze. «In totale – ha aggiunto – parliamo di dieci mini alloggi per venti posti disponibili».

Il sindaco ha ricordato anche i costi della riqualificazione: 700 mila euro. «Ma non finisce qui: abbiamo già trovato i fondi, 6,5 milioni di euro, per ristrutturare lo scalone storico e tutto il primo piano. Dopo decenni, questo posto viene non solo riqualificato, ma reso pienamente funzionale a fini pubblici».

L’assessora ai Servizi sociali Teresa Armienti ha annunciato che ai quattro posti per disabili se ne aggiungono altri otto, già in funzione, frutto di una collaborazione con la cooperativa sociale Gea e anch’essi finanziati con fondi Pnrr. Nel cortile è inoltre disponibile un pulmino elettrico, acquistato per il trasporto delle persone con disabilità.

La gestione della nuova casa per le fragilità è affidata alla cooperativa Nuova Assistenza, che già cura la Rsa. I fondi del Pnrr copriranno parte delle spese di gestione fino a marzo 2026.

Il prossimo passo: la firma del finanziamento da 6,5 milioni

La firma della convenzione per il nuovo finanziamento è prevista per giovedì 11 dicembre alle 15 all’Arengo del Broletto. Oltre al risanamento del primo piano della struttura, l’intervento comprende la riqualificazione della zona della Moda, la sistemazione della sponda sinistra del canale Quintino Sella, la riqualificazione del ponte di via Belletti e la realizzazione della viabilità secondaria con rotatoria tra via Belletti e via Domenico Maria.

Saranno presenti, oltre al sindaco, l’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Bussalino, il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, primo firmatario dell’emendamento che ha inserito i fondi in Legge di bilancio, e Calogero Mauceri, capo Dipartimento per le opere pubbliche e per le politiche abitative.

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Immagine di Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore