A 91 anni Umberto Orsini continua a solcare il palcoscenico con la grazia, l’intensità e la presenza scenica che da decenni ne fanno uno dei più grandi interpreti del teatro italiano. E torna a farlo nella sua città natale, Novara, dove il pubblico lo attende con quell’affetto che solo i grandi sanno suscitare.
Sabato 1 novembre alle 21 e domenica 2 novembre alle 16 il Teatro Coccia ospita lo spettacolo “Prima del temporale”, un lavoro nato da un’idea dello stesso Orsini e di Massimo Popolizio, che ne firma anche la regia. Accanto a Orsini, sul palco, Flavio Francucci e Diamara Ferrero, con scene di Marco Rossi, costumi di Gianluca Sbicca, video di Lorenzo Letizia, luci di Carlo Pediani e suono di Alessandro Saviozzi. Una produzione Compagnia Umberto Orsini.
Lo spettacolo mette in scena l’attesa: quella di un vecchio attore che, nella mezz’ora che lo separa dall’ingresso in scena per interpretare il Temporale di Strindberg, si ritrova a dialogare con i fantasmi del proprio passato. Nella sospensione del tempo che precede il teatro – tra rumori di quinte e luci che si accendono – affiorano memorie, incontri, perdite e suoni lontani. È un viaggio nella memoria e nella fragilità, ma anche una dichiarazione d’amore verso il mestiere dell’attore e la sua insondabile verità. Popolizio costruisce intorno a Orsini un ritratto poetico e malinconico, libero da ogni intento celebrativo, ma profondamente umano: un omaggio alla vita d’artista, al teatro come luogo dell’anima.
Per Orsini, che al Coccia era stato l’ultima volta nel 2023 con lo straordinario monologo “Le memorie dei fratelli Karamazov”, si tratta di un ritorno molto atteso. Allora, prima dello spettacolo, aveva incontrato il pubblico novarese, accolto da un lungo applauso di riconoscenza. Nello stesso anno la sua voce aveva risuonato nei luoghi più belli della città nel progetto “Umberto Orsini racconta Novara”, ideato da Rest-Art per NU Arts and Community 2023: un percorso in 25 tappe tra monumenti e piazze, raccontate attraverso testi di autori quali Sebastiano Vassalli, Giovanni Graziosi e La Marchesa Colombi, letti proprio da Orsini.
Un legame, quello tra l’attore e la sua città, che non si è mai interrotto e che oggi torna a intrecciarsi con una nuova tappa della sua carriera. Recentemente, Orsini ha ricevuto la laurea honoris causa in “Televisione, Cinema e New Media” dall’Università IULM di Milano: un riconoscimento che premia un’intera vita spesa per l’arte e che, non a caso, era stato proposto da Corrado Beldì, direttore artistico con Ricciarda Belgiojoso di NU, all’Università del Piemonte Orientale.







