Dopo settimane di tensioni, si aprirà il prossimo 4 novembre davanti al tribunale di Novara, il procedimento avviato dalla Fisascat Cisl Piemonte Orientale nei confronti di Esselunga per presunto comportamento antisindacale.
«Spiace dover ricorrere al tribunale – hanno dichiarato Mattia Rago e Luca Trinchitella – quando sarebbe stato sufficiente onorare quanto concordato al tavolo di trattativa». Al centro della contestazione c’è l’accordo sottoscritto dalla Fisascat Cisl, identico a quello firmato in precedenza insieme a Filcams Cgil e Uiltucs Uil, ma con alcune proroghe riguardanti situazioni di miglior favore come ticket restaurant, agibilità sindacali e indennità aggiuntive. L’intesa prevedeva inoltre il passaggio definitivo da sei a cinque giornate lavorative, una misura richiesta dagli stessi lavoratori e resa a tempo indeterminato.
«La Fisascat Cisl è il sindacato della contrattazione – hanno aggiunto Rago e Trinchitella – e riteniamo che il ricorso in tribunale debba sempre rappresentare l’ultima scelta percorribile». Il sindacato ha invitato Esselunga a sottoscrivere l’accordo prima della data dell’udienza. Una decisione che, come hanno sottolineato i rappresentanti della Fisascat, consentirebbe di ritirare l’istanza e di riprendere le relazioni sindacali nella loro sede naturale, il tavolo delle trattative aziendali.
Nel frattempo l’udienza, potrebbe diventare un momento decisivo per stabilire se le contestazioni del sindacato troveranno accoglimento in tribunale e, soprattutto, se sarà ristabilita la piena applicazione delle condizioni contrattuali per i lavoratori di Biandrate.