Chiamati a sedare una lite famigliare, vengono insultati, spintonati e minacciati di morte. Nel fine settimana i carabinieri hanno arrestato a Oleggio S.T., trentatreenne abitante in paese ora in attesa della direttissima con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice gli ha applicato nel frattempo la misura cautelare dell’obbligo di firma due volte la settimana.
I fatti sono successo sabato notte. L’uomo ha litigato con la compagna in due diversi momenti. La seconda volta è stato chiamato il 112. La pattuglia è arrivata a domicilio e lui, in evidente stato di ebbrezza, ha dato in escandescenza aggredendo i militari. Nell’opporsi all’identificazione ha anche pronunciato frasi come: «Vi sparo in testa». Ecco perché i carabinieri, anche per riportare la situazione alla normalità, hanno dovuto accompagnarlo in caserma e arrestarlo.