Se l’idea è incoraggiante, l’applicazione a Novara – soprattutto in provincia – lascia molti a mani vuote. Da settembre anche in città – come nel resto del Piemonte – gli studenti universitari under 26 potranno viaggiare gratis sui mezzi pubblici urbani grazie al progetto “Piemove”, promosso dalla Regione e sostenuto da oltre 37 milioni di euro in fondi statali, con il contributo delle università piemontesi e Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Agenzia della Mobilità Piemontese. La gratuità, però, coprirà solo i mezzi urbani mentre per quelli della conurbazione gestita da Sun (Trecate, Galliate, Cerano, Romentino, Cameri, Sozzago e San Pietro Mosezzo) è prevista una riduzione di 176 euro sull’abbonamento annuale; restano, però, esclusi gli altri servizi sulle linee extraurbane provinciali e i treni.
«Questo è solo un punto di partenza – ha affermato il presidente della Regione Alberto Cirio durante la presentazione a Palazzo Cabrino –. L’obiettivo è estendere il progetto a tutti i gradi di istruzione. È un segnale per abituare i giovani a usare il trasporto pubblico. Sono felice che Novara sia stato il primo capoluogo ad aderire». Secondo Cirio, si tratta di un intervento che ha anche un forte impatto ambientale: «Consente di risparmiare 307 mila mezzi Euro 5 coinvolgendo 257 mila utenti».
La misura entrerà in vigore con il nuovo anno accademico e si rivolge a circa 107 mila studenti under 26 iscritti agli atenei piemontesi (Upo, Università di Torino, Politecnico di Torino). Possono aderire sia residenti che non residenti con un Isee fino a 85 mila euro. Sono inclusi anche gli studenti delle università non statali, se l’ateneo conferma l’adesione.
Dal 18 agosto sarà possibile registrarsi sulla piattaforma bip.piemonte.it tramite SPID o CIE. Dopo aver autorizzato il trattamento dei dati, lo studente riceverà il titolo di viaggio digitale valido 12 mesi (inclusi i mesi estivi), a condizione che ogni semestre risultino almeno 60 convalide (cioè viaggi effettivi). Chi possiede una Carta BIP potrà caricare direttamente l’abbonamento. In alternativa, potrà richiederla online e riceverla a casa.
L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati ha sottolineato come la misura rientri in una strategia più ampia per la qualità dell’aria e il potenziamento del trasporto pubblico: «Puntiamo a un aumento del 10% dei passeggeri nei prossimi cinque anni. Non è solo un incentivo alla mobilità sostenibile, ma anche un investimento per la salute e la qualità della vita. È vero, si tratta di fondi ministeriali, ma sono stati affidati alle Regioni per essere gestiti in autonomia. Nei prossimi mesi vedremo nascere altre iniziative, con investimenti milionari legati al tema della sostenibilità, all’interno di una strategia che riguarda le nostre città. L’obiettivo è fare in modo che ogni misura legata alla mobilità abbia un impatto positivo e concreto. Questa è anche una delle azioni compensative pensate per evitare il blocco della circolazione dei veicoli Euro 5».
Dello stesso avviso anche il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Menico Rizzi: «Qualunque azione vada a intercettare i bisogni e le esigenze degli studenti e delle studentesse dei territori delle università piemontesi è accolta con grandissima soddisfazione. Anche l’Università del Piemonte Orientale esprime perciò il plauso per questa iniziativa anche sotto il profilo ambientale».
Durante la presentazione, il sindaco Alessandro Canelli e il presidente di Sun Paolo Pepe hanno illustrato anche una seconda iniziativa rivolta agli under 26, dando priorità a quelli non inclusi nel progetto regionale come lavoratori, studenti di università non piemontesi o delle scuole superiori: a fronte di un abbonamento Sun annuale, verrà proposto un pacchetto agevolato di micromobilità con almeno 12 ore di utilizzo di monopattini e bici elettriche. «È una sperimentazione – ha spiegato Pepe – che terminerà il 30 settembre 2026. Vogliamo superare i 3.000 abbonati, e nuove agevolazioni per altre fasce d’età sono previste a partire da ottobre, in occasione dei 75 anni di Sun».
L’assessora all’Ambiente del Comune di Novara Elisabetta Franzoni ha ringraziato Cirio per avere ricordato come Novara sia stato il primo Comune a confermare l’adesione: «Non si tratta di demonizzare l’uso dell’auto, ma di offrire un’alternativa concreta e sostenibile. È anche un incentivo allo studio e un esempio virtuoso di sinergia tra la città e l’università».