Trecate, borseggiano donna con deambulatore: la banda offre risarcimento e si chiude il processo

Quattro persone, tre uomini e una donna di origine peruviana, accusate del furto, hanno fatto una donazione e sono state prosciolte

Per rimediare ai danni provocati alla donna derubata devolvono un contributo al canile e all’Auser, l’associazione di volontariato e promozione sociale che si occupa, fra l’altro, di aiutare persone over 65 o con problemi sanitari. Così hanno deciso le quattro persone, tre uomini e una donna di origine peruviana residenti fra la provincia di Milano e Varese, arrestate a fine febbraio dalla polizia locale di Trecate per un borseggio ai danni di una donna con deambulatore «agganciata» all’uscita del supermercato Carrefour di corso Roma. Hanno scritto una lettera di scuse alla vittima e, come da lei stesso indicato («Non voglio soldi, dateli a qualche ente che ha bisogno»), hanno offerto 300 o 400 euro, a seconda dell’imputato, ai due enti, cifra ritenuta sufficiente dal giudice per consentire l’estinzione del reato. Al processo per direttissima, quindi, i quattro dono stati prosciolti.

Davvero un brutto episodio quello bloccato sul nascere a Trecate grazie all’intervento delle forze dell’ordine: la cliente del supermercato era stata ripresa col cellulare già all’interno da uno della banda, che poi aveva inviato ai complici esterni tutte le indicazioni. All’uscita, mentre la signora stava caricando la spesa nel baule, le si erano avvicinati una giovane e un uomo: «Sto veramente male – ha detto la donna quasi simulando uno svenimento – sa dirci dov’è l’ospedale?».

Naturalmente, solo una scusa per distrarre la povera cliente del supermercato che, mentre cercava di capire cosa le stessero chiedendo in un italiano non propriamente corretto, non ha fatto in tempo a vedere che un altro uomo ne approfittava per aprirle la portiera anteriore e prenderle dal sedile due borse con gli effetti personali. Poi i ladri sono saliti in tutta fretta sulla loro Peugeot 5006 130 cavalli, presa a noleggio da un prestanome i cui dati non avevano alcun collegamento con gli occupanti, e sono scappati. La polizia locale, vedendo la scena e la vittima che urlava «Al ladro, al ladro», si sono lanciati all’inseguimento, conclusosi dopo pochi minuti all’altezza di via Bottego.

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Trecate, borseggiano donna con deambulatore: la banda offre risarcimento e si chiude il processo

Quattro persone, tre uomini e una donna di origine peruviana, accusate del furto, hanno fatto una donazione e sono state prosciolte

Per rimediare ai danni provocati alla donna derubata devolvono un contributo al canile e all’Auser, l’associazione di volontariato e promozione sociale che si occupa, fra l’altro, di aiutare persone over 65 o con problemi sanitari. Così hanno deciso le quattro persone, tre uomini e una donna di origine peruviana residenti fra la provincia di Milano e Varese, arrestate a fine febbraio dalla polizia locale di Trecate per un borseggio ai danni di una donna con deambulatore «agganciata» all’uscita del supermercato Carrefour di corso Roma. Hanno scritto una lettera di scuse alla vittima e, come da lei stesso indicato («Non voglio soldi, dateli a qualche ente che ha bisogno»), hanno offerto 300 o 400 euro, a seconda dell’imputato, ai due enti, cifra ritenuta sufficiente dal giudice per consentire l’estinzione del reato. Al processo per direttissima, quindi, i quattro dono stati prosciolti.

Davvero un brutto episodio quello bloccato sul nascere a Trecate grazie all’intervento delle forze dell’ordine: la cliente del supermercato era stata ripresa col cellulare già all’interno da uno della banda, che poi aveva inviato ai complici esterni tutte le indicazioni. All’uscita, mentre la signora stava caricando la spesa nel baule, le si erano avvicinati una giovane e un uomo: «Sto veramente male – ha detto la donna quasi simulando uno svenimento – sa dirci dov’è l’ospedale?».

Naturalmente, solo una scusa per distrarre la povera cliente del supermercato che, mentre cercava di capire cosa le stessero chiedendo in un italiano non propriamente corretto, non ha fatto in tempo a vedere che un altro uomo ne approfittava per aprirle la portiera anteriore e prenderle dal sedile due borse con gli effetti personali. Poi i ladri sono saliti in tutta fretta sulla loro Peugeot 5006 130 cavalli, presa a noleggio da un prestanome i cui dati non avevano alcun collegamento con gli occupanti, e sono scappati. La polizia locale, vedendo la scena e la vittima che urlava «Al ladro, al ladro», si sono lanciati all’inseguimento, conclusosi dopo pochi minuti all’altezza di via Bottego.

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