«Non potevo indebitare il Comune per una serie di anni, soprattutto per un progetto che era ancora in fase iniziale». È con queste parole che il commissario prefettizio Diego Dalla Verde mette fine al discusso iter per la realizzazione della nuova piscina coperta a Trecate. Un’opera da 6 milioni di euro per 23 anni che aveva spaccato la maggioranza dell’ex sindaco Federico Binatti tanto da portare alla sua caduta.
«La procedura era ferma a una delibera di giunta – spiega Dalla Verde –. La giunta aveva, inoltre, dichiarato l’intenzione di effettuare delle verifiche tecniche ed economiche, ma non c’è traccia. E non ve ne è evidenza nei documenti in mio possesso». Nel frattempo, ricorda il commissario, sono anche intervenuti cambi normativi significativi, tra cui il nuovo Codice degli appalti, che avrebbero richiesto ulteriori approfondimenti e aggiornamenti del progetto.
Una situazione di stallo che risale a circa un anno fa, quando le prime crepe iniziarono a emergere proprio all’interno della maggioranza tanto che il consigliere delegato ai Lavori pubblici di allora, Mauro Bricco, si era dissociato dal progetto fino a rassegnare le deleghe e passare nel Gruppo misto.
«Avrei dovuto essere io, oggi, a decidere se proseguire con il project financing – prosegue Dalla Verde – ma non è nelle competenze di un commissario prefettizio impegnare l’ente su un progetto così oneroso e strutturale. Se la procedura fosse stata più avanzata, oggi il percorso sarebbe stato diverso».
Se la piscina coperta viene archiviata, l’attenzione si sposta ora su quella esterna, per la quale Dalla Verde annuncia interventi concreti: «Sono necessari lavori di manutenzione ordinaria ma anche straordinaria per non compromettere la stagione. Sto aspettando i conteggi dall’ufficio tecnico per poter intervenire nei tempi più rapidi possibili».