Arona-Santhià, la Regione smentisce Gusmeroli: «Nessuno studio di fattibilità pronto»

Il sindaco di Arona aveva annunciato un progetto per riaprire la linea ferroviaria. I consiglieri Nallo e Rossi: «Altro che consegna a giugno, è tutto in alto mare»

Secondo l’annuncio del sindaco di Arona Alberto Gusmeroli lo studio per riaprire la linea ferroviaria Arona-Santhià sarebbe dovuto arrivare entro fine giungo 2025. Per questo, la consigliera regionale Vittoria Nallo (Italia Viva) e il consigliere regionale Domenico Rossi (Pd) hanno presentato un’interrogazione all’assessore ai Trasporti della regione Piemonte Marco Gabusi che ha chiarito come non esiste ancora uno studio di fattibilità pronto, ma soltanto l’avvio di un documento tecnico preliminare da parte di RFI.

«Altro che studio di fattibilità consegnato entro giugno: oggi scopriamo che è ancora tutto in alto mare. L’Assessore Gabusi ammette che siamo solo alla fase preliminare. L’ennesimo rinvio mascherato da tecnicismi» la dichiarazione di Vittoria Nallo (Italia Viva) seguita dal collega del Partito Democratico Domenico Rossi «abbiamo smascherato l’ennesima fake news della destra: Gabusi ha messo nero su bianco che RFI sta ancora elaborando il cosiddetto DOCFAP, un documento con diverse alternative progettuali, che dovrebbe arrivare – condizionale d’obbligo – entro fine anno».

Secondo quanto spiegato dall’assessore, il documento comprenderà «uno studio di potenzialità trasportistica della linea e un’analisi costi-benefici per valutare gli scenari infrastrutturali legati alla possibile riapertura». Solo dopo la conclusione di questa fase, la regione e RFI potranno esprimersi sulla convenienza economica e sui tempi di realizzazione. Per il consigliere dem, il ripristino della tratta «avrebbe una significativa ricaduta sulla qualità della vita dei pendolari e permetterebbe non solo collegamenti diretti Torino-Domodossola, ma anche relazioni ferroviarie tra Torino e la Svizzera senza cambio a Milano, favorendo il turismo in regione».

«Insomma, non c’è ancora alcuna certezza e la strada è lunga – ha incalzato Rossi –. Servirebbe un atteggiamento responsabile e costruttivo per arrivare a un risultato importante per il territorio».

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Arona-Santhià, la Regione smentisce Gusmeroli: «Nessuno studio di fattibilità pronto»

Il sindaco di Arona aveva annunciato un progetto per riaprire la linea ferroviaria. I consiglieri Nallo e Rossi: «Altro che consegna a giugno, è tutto in alto mare»

Secondo l’annuncio del sindaco di Arona Alberto Gusmeroli lo studio per riaprire la linea ferroviaria Arona-Santhià sarebbe dovuto arrivare entro fine giungo 2025. Per questo, la consigliera regionale Vittoria Nallo (Italia Viva) e il consigliere regionale Domenico Rossi (Pd) hanno presentato un’interrogazione all’assessore ai Trasporti della regione Piemonte Marco Gabusi che ha chiarito come non esiste ancora uno studio di fattibilità pronto, ma soltanto l’avvio di un documento tecnico preliminare da parte di RFI.

«Altro che studio di fattibilità consegnato entro giugno: oggi scopriamo che è ancora tutto in alto mare. L’Assessore Gabusi ammette che siamo solo alla fase preliminare. L’ennesimo rinvio mascherato da tecnicismi» la dichiarazione di Vittoria Nallo (Italia Viva) seguita dal collega del Partito Democratico Domenico Rossi «abbiamo smascherato l’ennesima fake news della destra: Gabusi ha messo nero su bianco che RFI sta ancora elaborando il cosiddetto DOCFAP, un documento con diverse alternative progettuali, che dovrebbe arrivare – condizionale d’obbligo – entro fine anno».

Secondo quanto spiegato dall’assessore, il documento comprenderà «uno studio di potenzialità trasportistica della linea e un’analisi costi-benefici per valutare gli scenari infrastrutturali legati alla possibile riapertura». Solo dopo la conclusione di questa fase, la regione e RFI potranno esprimersi sulla convenienza economica e sui tempi di realizzazione. Per il consigliere dem, il ripristino della tratta «avrebbe una significativa ricaduta sulla qualità della vita dei pendolari e permetterebbe non solo collegamenti diretti Torino-Domodossola, ma anche relazioni ferroviarie tra Torino e la Svizzera senza cambio a Milano, favorendo il turismo in regione».

«Insomma, non c’è ancora alcuna certezza e la strada è lunga – ha incalzato Rossi –. Servirebbe un atteggiamento responsabile e costruttivo per arrivare a un risultato importante per il territorio».

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