Dopo un lungo, minuzioso e appassionato cantiere durato 36 mesi, condotto sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella Novara Verbano Cusio Ossola e Vercelli, la parete ovest della chiesa di San Giovanni Battista Decollato ad fontes in piazza Puccini è stata restituita alla città.
«Prima di svelare le strutture restaurate, desidero ringraziare le autorità civili e religiose qui convenute ma soprattutto i presidenti in carica e quelli passati del Rotary Club Novara, del Lions Club Novara Host e il presidente della Fondazione Comunità del Novarese che ci hanno accompagnato passo dopo passo verso il compimento di questo significativo progetto triennale» ha sottolineato in apertura il Priore dell’omonima Confraternita, Marco Boggio – presentando gli esiti di un lavoro impegnativo sia dal punto di vista finanziario sia tecnico ma affrontato in sinergia tra le parti, con passione e scrupolo per restituire alla comunità un bene che è centrale nel patrimonio storico, artistico e religioso della città.
Anche Barbara Ranzone e Marcello Gambaro hanno espresso viva soddisfazione per l’ambiziosa sfida superata grazie ad un lavoro di squadra che ha visto Rotary Club Novara e Lions Club Novara Host unire le proprie forze per un progetto culturale ed artistico di primo piano. Una partnership che sarà ricordata per il futuro grazie ad una targa commemorativa che è stata esposta ai piedi della parete restaurata. A solennizzare il momento, l’accompagnamento musicale e canoro dei solisti e dei membri del coro Erato diretti dal Maestro Francesco Iorio.
I lavori hanno interessato in particolare la cantoria del coro, “gemella” di quella dell’organo, riportata all’antico splendore e rifunzionalizzata: «durante le operazioni di restauro – ha illustrato Daniele Moro, direttore dei lavori – dal punto di vista tecnico si è operato non solo sul restauro ligneo della cantoria e della sua scala di accesso grazie al contributo degli artigiani di Doc Creativity ma anche sul consolidamento murario della parete e sul recupero delle tracce dell’antico portale di accesso all’edificio nel XVI secolo, originariamente in affaccio su piazza Puccini e solo successivamente ruotato di 90 gradi e poi chiuso».
Gli ulteriori dettagli architettonici emersi relativi alla parte sottostante hanno permesso di approfondire e contestualizzare in modo più preciso le vicende costruttive della chiesa, note dalle fonti ma non particolarmente ricche di dettagli arricchendone la lettura storica e culturale. Come evidenziato da Francesca Bergamaschi, segretario generale dell’ente «una vera sorpresa è stata il ritrovamento dell’area della cella del condannato appresso l’attuale cappella della Beata Vergine di Caravaggio, identificata grazie ad una finestrella in legno, nascosta sotto una fila di mattoni ed ancora ben conservata». La vocazione della Confraternita, fin dalle sue origini medievali, infatti, era quella di assistere i condannati a morte nell’ultima notte e, successivamente, di concedere due grazie all’anno.
Il progetto è stato ambizioso anche dal punto di vista economico, come ha ricordato il tesoriere della Confraternita, Andrea Daffara: «Il restauro della parete ovest è stato possibile grazie al contributo determinante di Rotary Club Novara, Lions Club Novara Host e Fondazione Comunità del Novarese Onlus. Il costo complessivo è stato di 120.000 euro, che si vanno ad aggiungere agli oltre 170.000 euro spesi nel primo lotto per l’organo, la cantoria e l’affresco sulla parete est. Con oggi, ha termine la prima fase della strategia di recupero dell’edificio religioso, che tuttavia presenta ancora forti criticità nello stato di conservazione delle cappelle e della controfacciata. Pertanto, a partire da settembre ci metteremo subito al lavoro sul prossimo intervento che contiamo di portare a termine con il supporto di tutta la comunità novarese entro il 2028».
In conclusione Davide Maggi, presidente di FCN, ha voluto ricordare che «dopo il contributo per il restauro urgente della parete est della chiesa, che rischiava di collassare su sé stessa, FCN ha voluto raddoppiare la propria fiducia nella strategia di recupero delineata dalla Confraternita condividendo la scelta di Lions Club Novara Host e Rotary Club Novara di aprire presso la stessa un fondo solidale dedicato al restauro della parete ovest. Alla base di questo impegno, vi è la convinzione che la nostra comunità abbia un bisogno vitale di “bellezza”. Un concetto di bellezza moderno ma profondo, in linea con i canoni estetici degli antichi greci, animati da un ideale di perfezione morale e fisica, che unisce bellezza esteriore e virtù interiore. Recuperare e conservare la bellezza è un debito di riconoscenza verso chi ci ha preceduto, una testimonianza di servizio per chi condivide ed un’eredità di grazia per chi verrà dopo di noi. Siamo pertanto grati alla Confraternita per l’impegno profuso e al loro fianco per la continuazione della loro missione».
Il prossimo appuntamento ufficiale per approfondire la storia della secolare Confraternita novarese, come ricordato dal cappellano don Paolo Milani, sarà in occasione della festa della Decollazione del santo, dal 29 al 31 agosto.