Una conferenza stampa per annunciare due nuove adesioni al partito può sembrare routine. Ma quella convocata da Forza Italia per ufficializzare l’ingresso di Roberto Franzo e Giovanni Rizzo – entrambi consiglieri della Fondazione Novara Sviluppo – ha assunto toni ben più politici del previsto. Più che un semplice aggiornamento anagrafico, l’incontro ha dato l’impressione di voler lanciare un messaggio chiaro: il partito c’è, è compatto, e intende riaprire la partita nel centrodestra in vista delle sfide future, a partire dal 2027.
Franzo e Rizzo non sono “volti da campagna elettorale” – né loro stessi si sono presentati come tali – ma la loro iscrizione a Forza Italia, nelle attuali condizioni politiche del territorio, assume un significato strategico. A maggior ragione se si considera il loro ruolo nella Fondazione (ora Forza Italia ha la maggioranza nell’ente), da tempo al centro di tensioni politiche sotterranee ma evidenti, soprattutto nei rapporti con l’ex presidente della Provincia Federico Binatti (FdI).
Fondazione Novara Sviluppo, pur essendo formalmente indipendente, ha radici istituzionali profonde: fu fondata dalla Provincia e a quest’ultima spetta ancora la nomina del presidente. Negli ultimi anni, però, proprio questo nodo istituzionale era diventato il terreno di uno scontro politico sotterraneo ma feroce, in particolare con Binatti: per oltre tre anni, l’ex di Palazzo Natta aveva rimandato la nomina del nuovo presidente, fino a imporre con un vincolo di mandato l’attuale guida, Edoardo Miccichè. Una decisione che ha generato attriti pesanti con la Fondazione, culminati in reciproche querele.
È bastato che Binatti decadesse per vedere sbloccata in meno di due settimane una situazione che si era incancrenita per anni. Il presidente facente funzione Andrea Crivelli, da sempre apprezzato in Forza Italia, ha ricomposto il quadro, con il plauso trasversale dei rappresentanti di partito. Il contrasto tra l’immobilismo dell’ex presidente e l’efficienza del suo successore è stato evidenziato da più parti con parole di biasimo per il primo e di elogio per il secondo.
«La sua è stata la cronaca di una morte annunciata» ha affermato il segretario provinciale di Fi Diego Sozzani rispetto alla caduta di Binatti» annunciando al volontà del partito di aver un ruolo di collaborazione con i referenti de due progetti più importanti attesi in città: l’insediamento dio Silicon Box e la realizzazione del nuovo ospedale.
Rizzo ha rivendicato il proprio percorso coerente: «La cultura di questo partito mi era già vicina. Con Crivelli si è arrivati a un accordo che poteva essere fatto mesi prima. Per tre anni Binatti non ha mai voluto nominare il presidente». Un ritorno a casa per lui, che in passato era stato indicato alla guida della Fondazione proprio da Sozzani.
LEGGI ANCHE Fondazione Novara Sviluppo, la Provincia si tutela con una mozione all’unanimità
Franzo ha voluto sottolineare il valore della scelta: «Quello che ha fatto Crivelli dimostra che il CdA della Fondazione aveva ragione. Non avevamo pregiudizi e le querele saranno ritirate. Io mi occuperò dei rapporti con Silicon Box, un ambito che conosco bene: ho fondato la società Mit Sim Spa».
Lo sviluppo è la parola chiave anche per Antonio Piciaccia, da 25 anni in Forza Italia e oggi voce istituzionale della Fondazione: «Abbiamo fatto crescere il parco scientifico e oggi non abbiamo più spazi. Abbiamo uno studio di fattibilità per ampliare di 2.000 mq vicino alla sede, perché la domanda c’è. Con il nuovo presidente speriamo di tornare a lavorare bene, perché negli ultimi anni eravamo in difficoltà».
Franzo ha chiosato con un appunto non secondario: «Abbiamo sostenuto oneri per circa un milione di euro in manutenzione, spese che avrebbe dovuto sostenere la Provincia. Se avessimo avuto quei fondi, avremmo potuto investirli nello sviluppo».
In questo contesto si inserisce l’uscita pubblica di Forza Italia, che suona come il segnale di un nuovo protagonismo, pronto a rivendicare il ruolo di partito guida nel centrodestra novarese. Un messaggio chiaro, indirizzato non solo agli elettori, ma soprattutto agli alleati.
Pace fatta tra Provincia e Fondazione
Poche ore dopo la conferenza stampa di Forza Italia, Crivelli fa sapere in una nota di aver firmato insieme a Miccichè e consiglieri un accordo che pone termine alle controversie che negli ultimi mesi avevano interessato i rapporti tra i due enti: una soluzione condivisa che consente di superare le conflittualità, anche di natura giuridica, «e di riportare i toni entro quelli che hanno da sempre contraddistinto il rapporto tra Provincia e Fondazione».
È stato, infatti, eliminato ogni riferimento al vincolo di mandato che aveva provocato lo screzio. «Si è trattato di un atto unilaterale – ha proseguito Crivelli – che ha voluto rappresentare, nel merito e nel metodo, uno stimolo e un auspicio a riaprire spazi di dialogo, nell’ottica di una piena e costruttiva collaborazione tra i due enti, con l’obiettivo condiviso di perseguire finalità pubbliche nell’interesse del territorio. Una collaborazione che, nei fatti, non è mai venuta meno, anche grazie all’adozione di buone prassi gestionali da parte dell’intero CdA della Fondazione, che ha confermato, anche in questa occasione, una significativa convergenza di visione rispetto agli indirizzi strategici della Provincia».