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«Un anno fa Capoccia accusava Binatti di essere un “fantino” bugiardo e incompetente. Pace? Ennesima sceneggiata»

«Un anno fa Capoccia accusava Binatti di essere un “fantino” bugiardo e incompetente. Pace? Ennesima sceneggiata». Pace fra Federico Binatti e Giorgio Capoccia: non sono tardate le riflessioni mosse dalla minoranza Partito democratico e Nel cuore di Trecate, Marco Uboldi, Filippo Sansottera, Pietro Campa e Pier Paolo Almasio, in seguito alla conferenza di sabato scorso 27 marzo.

«Il sindaco ha scelto il giorno giusto per la conferenza stampa in cui annunciare la ritrovata unità della destra trecatese: la giornata mondiale del teatro, occasione ideale per l’ennesima sceneggiata da presentare ai trecatesi. I massimi vertici provinciali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, si sono dati appuntamento al teatro comunale di piazza Cavour per interpretare un copione che ormai sappiamo a memoria: va tutto bene, l’unità è la nostra forza, siamo tornati amici come prima e se possibile di più, prima il bene della città, prima i trecatesi… o forse prima le poltrone? Una scenetta da commedia dell’arte che viene recitata da anni alla vigilia di ogni scadenza elettorale per poi essere regolarmente disatteso una volta chiuse le votazioni».

I consiglieri ricordano molto bene alcune esternazioni fatte da Capoccia: «Giusto un anno fa l’ex vicesindaco sul suo profilo personale Facebook raccontava così la propria esperienza alle elezioni 2016, – dicono – “Bella corsa. Peccato aver corso con uno dei fantini più bugiardi falsi e incompetenti della storia politica trecatese”. In un altro post chiosava “non fatevi infinocchiare o inPinocchiare”. Fatichiamo davvero a credere che questi anni possano essere risolti così, con un paio di pacche sulle spalle, ovviamente finte. D’altra parte poco più di una settimana fa Binatti era su tutti i giornali per la vicenda dell’illecita revoca delle deleghe al vicesindaco Oriolo».

«Una spregiudicata azione politica compiuta in una notte per salvaguardare la tenuta di una maggioranza pericolante che rischia di costare oltre 25mila euro ai trecatesi – proseguono -. Quando anche, lo diamo per scontato, il sindaco provvederà di tasca propria, il nocciolo rimarrà sempre lo stesso: la difesa del ruolo e delle poltrone prima di tutto, anche dell’interesse della comunità. Se queste sono le premesse quanto può valere la passerella tutta politica al teatro comunale? Quanto possono valere le parole di Binatti? Sapranno giudicarlo i suoi colleghi di coalizione, che in questi anni hanno bene imparato cosa significa “Io sostituito dal Noi”. E se anche per loro varrà il nobile scopo della poltrona prima di tutto, senza grandi sforzi di memoria sapranno giudicarlo i trecatesi tra qualche mese».

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Elena Mittino

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