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Turismo in Piemonte, Atl di Novara registra i migliori risultati nel 2019

Su tutto il territorio piemontese, è l’Atl di Novara a registrare le migliori performance turistiche, in termini di crescita: +7,5% di arrivi e +7,2% di presenze. I dati si riferiscono al 2019 che ha segnato, in tutta la regione, +1,82% in termini di arrivi, con un incremento maggiore nella componente estera, pari al +3,7%. In flessione di un punto percentuale i pernottamenti. Oggi lo scenario turistico è radicalmente cambiato, ma il Piemonte presenta un’offerta turistica pronta ad accogliere gli ospiti che la sceglieranno: il 25% degli italiani che andranno in vacanza, infatti, ha intenzione di soggiornare in Piemonte nei prossimi mesi.

Nel corso del 2019 l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte ha operato in stretta collaborazione con la Direzione Turismo della Regione Piemonte per avviare il processo di innovazione della raccolta dati, elaborazione e monitoraggio del turismo in Piemonte. Il lancio della nuova piattaforma Piemonte Dati Turismo (ROSS1000), avvenuto il 1 aprile 2019, ha richiesto la disponibilità delle strutture ricettive ad adottare questo nuovo strumento di invio dei dati statistici e dell’aggiornamento delle loro caratteristiche e servizi.

 

 

Il monitoraggio nel corso del 2020 è, invece, particolarmente importante per verificare l’effettiva ripresa del settore. Nell’ambito del programma #RipartiTurismo, l’Osservatorio Turistico Regionale ha sviluppato due azioni specifiche per monitorare l’offerta e sondare la domanda dei prossimi mesi, in particolare, la popolazione italiana quale mercato più promettente nell’immediato.

Gli operatori turistici piemontesi si sentivano sostanzialmente pronti ad accogliere i visitatori fin dall’inizio di giugno. L’indagine ha coinvolto gestori di strutture ricettive, ristoratori, guide, consorzio turistici, tour operator, agenzie di viaggi, attrattori turistici, noleggio attrezzature,  trasporti turistici, attività commerciali, produttori agroalimentari e opinion leader del territorio. A loro è stato chiesto una valutazione sui volumi dell’attività nei prossimi mesi, sul loro prodotto e sulle criticità e opportunità rilevate: al di là della forte preoccupazione per la crisi – oltre 80% degli operatori ritiene che nei prossimi tre mesi la propria attività subirà una forte contrazione – la maggior parte degli interpellati si è dichiarato preparato a riaprire l’attività, pur lamentando poca chiarezza nelle linee guida di comportamento.

I punti di forza riconosciuti al Piemonte sono legati ad elementi intrinseci del territorio e del prodotto: montagna, lago, ampi spazi per soggiorni nella natura, attività outdoor con strutture piccole di qualità, a conduzione famigliare e con elevato rapporto qualità prezzo.

Le principali criticità sottolineate dagli operatori sono legate all’incertezza sulle decisioni governative e alla cancellazione delle prenotazioni su tutto il territorio regionale. Tuttavia si intravvede anche l’opportunità legata alla scoperta di destinazioni minori da parte dei potenziali visitatori.

Per la vacanza in Piemonte, si soggiornerà in albergo e in case private in affitto insieme alla propria famiglia o con il partner. La durata sarà in maggioranza di più settimane – tipico della vacanza estiva – ma è importante anche la quota di chi trascorrerà solo una settimana o short breaks. Il periodo più probabile della vacanza si concentra nei mesi di agosto e settembre, spostandosi quindi più verso la fine dell’estate, mentre la ricerca delle informazioni avverrà in primo luogo tramite passaparola di amici e parenti, accanto alla ricerca sui portali di prenotazioni e sui siti web delle singole destinazioni. Per l’acquisto si prediligerà accordi diretti con gli operatori (albergatori, guide, transfer, ecc.) e l’acquisto on-line (rispettivamente, il 34% e 27%).

Oggi i primi segnali di ripresa dei movimenti turistici sul territorio si stanno registrando anche nelle recensioni on-line dei visitatori. Infatti, nei primi quattro mesi del 2020 l’emergenza sanitaria ha inciso notevolmente sui comportamenti degli utenti, registrando un forte calo dei contenuti che, per la ricettività, è stato pari a -55,6% (in particolare, -76,7% a marzo e -86,4% ad aprile). Nel mese di maggio l’andamento dei contenuti ha evidenziato una lieve risalita (-80,4%), che per giugno registra una crescita rispetto a maggio: complessivamente nel I semestre 2020 il calo di contenuti si attesta a -60% e lascia auspicare che si riduca via via per raggiungere i livelli dei primi mesi dell’anno.

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