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Volley, Igor “testa di serie”, ma in campo sono comunque rimaste le migliori

Igor – Police il giorno dopo. La gioia è tanta in casa novarese (nella foto Cev la premiazione di Hancock come Mvp del match contro le padrone di casa) per il raggiungimento di un traguardo che sulla carta non era poi così tanto scontato. Alla vigilia della “bolla di ritorno” di Champions un ostacolo temuto in prima battuta era quello rappresentato dalle russe della Dinamo Kazan. Una volta superata la squadra dell’ex Fabris non si può dire che tutto sia diventato più semplice, però le porte della qualificazione alla fase successiva della manifestazione si sono aperte in maniera definitiva grazie alla vittoria, seppure un po’ sofferta, contro Olomouc. A questo punto l’unico interrogativo era rappresentato dalla vittoria o meno del girone in base al risultato che sarebbe scaturito dalla partita conclusiva con le padrone di casa del Police. Vincere avrebbe voluto dire entrare fra le prime otto squadre europee dalla porta principale, come “testa di serie”; perdere avrebbe comportato molte incognite in vista del sorteggio in programma venerdì prossimo.

A proposito di accoppiamenti, rimarcando ancora una volta lo straordinario exploit della pallavolo italiana che ha promosso ai “quarti” di Champions tutte le sue quattro rappresentanti, c’è da dire che la Igor, regolamento alla mano, ha al momento evitato solo il “derby” con Conegliano. Oltre alle “pantere” venete e alla stessa Igor sono infatti “teste di serie” le turche dell’Eczacibasi e del VakifBank; in seconda file ci sono invece Busto Arsizio, Scandicci, lo stesso Police e un altro sestetto del Bosforo come il Fenerbahce. Detto infine che Novara non potrà giocare subito contro le polacche appena affrontate così come Conegliano non potrà essere “abbinato” al Fenerbahce, le soluzioni possibili non sono poi molte. Rimane valido in ogni caso il vecchio detto che a questo punto, con in campo le migliori, non devi temere nessuno se vuoi andare avanti…

 

Tornando alla tre giorni in terra polacca, un grande merito va sicuramente ascritto al tecnico Stefano Lavarini per aver saputo gestire il gruppo al meglio, ruotando tutte le sue pedine a disposizione sullo scacchiere nel corso dei tre match, affidandosi a seconda delle circostanze a questa o a quella giocatrice, come nel caso della partita decisiva, quando nella mischia è stata gettata una scalpitante Daalderop in luogo di una Herbots affaticata e in serata non favorevole. L’olandese ha ripagato la fiducia dimostrando ancora una volta di essere molto più di un “jolly” da proporre a incontro iniziato e sfoderando una prestazione superlativa.

Ma la soddisfazione attraversa la squadra e giunge al resto dello staff: «Siamo davvero soddisfatti per quanto ottenuto, penso che più di così fosse difficile – ha detto il d.g. Enrico Marchioni – Abbiamo vinto un girone tra i più tosti del torneo. Per capire il livello di questa “bolla” basta dire che Kazan, squadra che in Russia si è già aggiudicata la Coppa nazionale e la Supercoppa, sia stata eliminata. Torniamo in Italia con tre battaglie in più nelle gambe che ci aiuteranno a crescere».

Ultima “pillola” statistica: con gli 11 palloni messi a terra nella gara contro Police capitan Cristina Chirichella è diventata la best scorer all time nella storia della Igor con 2049 punti, superando Paola Egonu, ferma a 2045.

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Luca Mattioli

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