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«Niente cordoglio per Adil, mi vergogno del Consiglio regionale»

Botta e risposta fra il consigliere regionale novarese Domenico Rossi (Pd), che si è visto respingere un ordine del giorno sui diritti nel settore logistica e il presidente del gruppo regionale della Lega Alberto Preioni

«Niente cordoglio per Adil, mi vergogno del Consiglio regionale». Sbotta il consigliere regionale novarese Domenico Rossi (Pd), che si è visto respingere la richiesta, con voto contrario, di discutere un ordine del giorno in cui oltre ad esprimere cordoglio per quanto accaduto a Biandrate impegnava la Giunta in una serie di iniziative per tutelare i diritti dei lavoratori del settore logistico.

«So che è un’affermazione pesante – commenta Rossi – ma quanto avvenuto all’inizio della seduta odierna è gravissimo. Mentre tutta l’Italia è rimasta fortemente colpita dalla morte del sindacalista  Adil Belakhdim avvenuta a Biandrate venerdì mattina e tutte le istituzioni si interrogano su come migliorare le pessime condizioni di lavoro di migliaia di persone impiegate nel comparto della logistica, la destra in Regione risponde con l’indifferenza e respinge la richiesta di esprimere cordoglio per la vittima e di mettere in campo azioni concrete per uno sviluppo sostenibile del settore. E la cosa ancora più triste è che lo fa perché la sua priorità è quella di cambiare la legge sul Gioco d’Azzardo Patologico per aumentare le macchinette sul territorio a partire dalle tabaccherie».

«Nemmeno di fronte a un dramma di questo tipo si riesce a ristabilire un collegamento con i problemi reali dei piemontesi: lungo la filiera della logistica si sono moltiplicati in questi anni casi di sfruttamento dei lavoratori al limite del caporalato e del rispetto dei diritti umani, ma questo alla destra sembra non interessare. Il Consiglio deve occuparsi a tempo pieno solo di slot. Assurdo e ingiusto – commenta e annuncia – Un Ordine del Giorno che non finirà in un cassetto e continuerò a riproporre sperando che la maggioranza apra gli occhi su un’emergenza reale del nostro territorio».

Intanto a Novara l’incontro in Prefettura fra sindacati e direzione generale Lidl, iniziato questa mattina, si è protratto fino al tardo pomeriggio (leggi qui). E a quel punto è arrivata anche la replica del gruppo regionale della Lega. Il presidente Alberto Preioni ha definito «irricevibili» le critiche di Rossi. «Il nostro assessore Matteo Marnati – prosegue Preioni – ha partecipato proprio quest’oggi a un incontro tra i sindacati, il prefetto e il questore di Novara e i rappresentanti di Lidl Italia per discutere appunto del centro di distribuzione di Biandrate, teatro della tragedia. Una trattativa che ha poi portato alla volontà di sospendere lo stato di agitazione e avvenuta mentre Rossi diceva di ‘vergognarsi del Consiglio regionale’ in cui è stato eletto. Mentre lui alimentava inutili polemiche su un dramma tanto grande, un assessore della Lega ha così sostenuto un confronto durato sei ore per provare a risolvere quei problemi per i quali Adil Belakhdim si batteva». 

Parole a cui Rossi ha fornito una controreplica: «Se a metà legislatura il capogruppo della Lega a Palazzo Lascaris non ha ancora capito la differenza tra Giunta e Consiglio Regionale i piemontesi devono preoccuparsi. Oggi l’Assessore Marnati ha fatto bene a partecipare all’incontro in Prefettura in rappresentanza della Giunta Regionale. Preioni oggi in aula, da Presidente del Gruppo della Lega in Consiglio, invece, incitava i suoi colleghi a votare contro l’ordine del giorno: avrebbe potuto seguire l’esempio dell’assessore, dare il giusto peso ad un episodio tragico che ha squarciato il velo sulle condizioni lavorative drammatiche e sulla violazione dei diritti di tante persona occupate nel settore della logistica».

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