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Supermercati e insediamenti commerciali, la delibera d’indirizzo passa fra le polemiche

L’approvazione di una delibera apparentemente “tecnica” come quella illustrata dall’assessore Elisabetta Franzoni, riguardante gli “Indirizzi generali da adottare in relazione alle proposte di nuovi insediamenti commerciali che necessitano di variante al Prg”, non ha mancato di sollevare qualche vespaio fra gli opposti schieramenti politici nel corso del Consiglio comunale di lunedì. Del resto, il clima, seppure la seduta fosse in videoconferenza, è piuttosto teso, risentendo ancora dello scontro avvenuto poco prima in occasione della mancata discussione sul Dup.

Le prime schermaglie si registrano al momento della presentazione dei quattro emendamenti da parte del Pd, con conseguente sospensione dei lavori per consentire agli uffici competenti di esprimere i pareri: «Li abbiano annunciati in Commissione – così Sara Paladini – Potevate iniziare a prendere visione in quella sede. Adesso stiamo perdendo tempo…».

 

 

Alla ripresa, solo una delle proposte avanzate dalla minoranza è accolta. Un magro “brodino” che non fa abbassare la guardia al capogruppo del Pd Rossano Pirovano: «Si tratta di una classica delibera da campagna elettorale, per dire al vostro elettorato di aver fatto qualcosa. Il problema vero era intervenire sul Piano regolatore ma non avete voluto farlo. In alternativa si poteva avere garanzie affinché venisse privilegiata la parte pubblica nell’ambito degli interventi. Sono deluso e amareggiato».

«Noi non facciamo campagna elettorale ma cose concrete – questa la replica sull’altro fronte di Valter Mattiuz (Forza Novara) – Nel 2017 avevamo proposto una delibera di indirizzo votata anche dalla minoranza. Questo documento è anche frutto di vostre osservazioni. Quello vigente è un Piano regolatore difficile. Sappiamo tutti che l’iter per un nuovo Prg richiede anni, questa delibera recepisce alcuni suggerimenti». Di delibera «che ha unicamente lo scopo di limitare i danni già fatti» ha parlato l’altra consigliera “dem” Emanuela Allegra, mentre per Mario Iacopino (Movimento 5 Stelle) «si tratta di una proposta fuori tempo, per dare modo alla Giunta di crearsi un alibi».

Di fronte a tanto fuoco di sbarramento è lo stesso sindaco Alessandro Canelli a intervenire: «Interveniamo su quello che possiamo. A chi dice che siamo l’Amministrazione dei supermercati vorrei fare notare se li avete fatti i calcoli di quanti centri di questo tipo durante il mandato di Ballaré? Noi come insediamenti di questo tipo siamo leggermente superiori alla media di città come la nostra. La dinamica riguardante l’apertura di supermercati è sicuramente da attenzionare, anche perché corriamo il rischio che fra qualche anno anche questo settore possa andare in crisi a causa del commercio online. Noi cerchiamo di limitare per quanto possibile l’inserimento di nuove operazioni che posano avere un interesse superiore a quello pubblico».

Pronta la replica del suo predecessore: «Non prendiamo lezioni di responsabilità da nessuno – così Andrea Ballaré – L’azione contenuta in questa delibera che crea grande apprensione rispetto al futuro di questa città. L’incapacità di questa Amministrazione di riuscire a utilizzare quegli strumenti fondamentali per coordinare gli interventi privati in una logica pubblica. Sapevamo che il Prg non è più in grado di affrontare alcune dinamiche moderne, ma non avevamo le risorse per intervenire». Il documento presentato «è comunque indice di incapacità di avere una visione d’insieme della città. Questa delibera cerca di voler mettere una toppa piccolissima e inadeguata a un buco molto più grande».

Al momento del voto finale la delibera viene approvata con i 20 “sì” della maggioranza a fronte si sette contrari.

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Luca Mattioli

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