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In Provincia entra Forza Novara ed esce Forza Italia

“Forza Novara”, il gruppo consiliare presente da oltre quattro anni a Palazzo Cabrino fra le forze di maggioranza che sostengono il sindaco Alessandro Canelli, sbarca ufficialmente anche in Provincia. Promotori e aderenti sono i consiglieri Andrea Crivelli e Marzia Vicenzi, entrambi in uscita da Forza Italia che, in questo modo, scompare definitivamente dai banchi di Palazzo Natta.

«Una scelta frutto di un percorso di buona amministrazione, che stiamo portando avanti qui in Provincia grazie alla collaborazione con diversi enti del territorio» ha dichiarato ha spiegato Crivelli nel corso conferenza stampa tenutasi questa mattina nell’aula consiliare della Provincia.

«Un percorso – ha aggiunto Vicenzi – iniziato quattro anni fa in occasione delle comunali di Novara. Un movimento civico fatto di persone che si riconoscono negli ideali del centro destra ma che per scelta non hanno voluto aderire a nessun partito».

 

 

La storia di “Forza Novara” è del resto conosciuta: fu un’espressione del partito madre, Forza Italia, che si riconobbe nella scelta di appoggiare la candidatura di Canelli. In tutto questo tempo «abbiamo continuato a lavorare sul territorio con tanti amministratori che ci hanno spronato ad andare avanti» hanno detto Crivelli e Vicenzi.

Valter Mattiuz, capogruppo di “Forza Novara” nel Consiglio comunale del capoluogo ha dichiarato: «Una scelta che quattro anni fa si rivelò vincente nell’individuare e sostenere una figura come quella di Canelli come primo cittadino. I cittadini ci premiarono. Riproporremo questa esperienza rinforzandola, allargandola ancora di più, partecipando alla stesura del programma».

Un civismo che ha «badato agli aspetti più umani e interpersonali  – ha proseguito Mattiuz – e ha consentito al centro destra una compattezza. Chi ha fatto una scelta inversa, seppure legittima (allusione a Gerardo Murante, che dopo essere stato uno dei promotori di “Forza Novara” è poi recentemente rientrato nel partito di Berlusconi) ha potuto almeno constatare che nel nostro schieramento ci si può comunque confrontare. La scelta della lista civica può manifestarsi solo a livello locale, al massimo provinciale, andando a occupare quello spazio dove i partiti tradizionali non sono presenti e cercando di recuperare quel disinteresse nei confronti della politica manifestato da molti. Noi a Novara offriremo il nostro supporto per la rielezione di Canelli, anche per proseguire nel buon lavoro fin qui svolto».

Ospite dell’incontro il parlamentare leghista Marzio Luini che «rappresenta il partito di maggioranza relativa della coalizione» ha detto Crivelli. Il segretario provinciale del Carroccio ha affermato di vedere favorevolmente «questa esperienza anche in Provincia. Non credo che questa novità possa pregiudicare i rapporti con Forza Italia. Il centro destra rimane unito. Quattro anni fa, per motivi a noi ancora incomprensibili, ci furono delle strade divise, ma credo che la Lega sia pronta a ragionare anche con Forza Italia e se ci saranno le condizioni si andrà avanti».

«Nessuno di noi – ha voluto chiarire Vicenzi – coltiva particolari ambizioni personali. Il nostro obiettivo rimane quello di aiutare Canelli a vincere le elezioni del prossimo anno, con un progetto e un programma che si di aiuto alla città di Novara, ma poi anche al resto del territorio».

Un percorso, ha concluso Crivelli, «che ha sempre cercato di valorizzare la buona amministrazione, quelle persone che magari non si riconoscono in un contenitore specifico ma che vogliono dare il proprio contributo, concreto e fattivo, per rispondere ai problemi dei cittadini». Due parole non potevano essere spese infine anche nei confronti dell’attuale presidente del consiglio comunale di Novara, a quanto pare risentito per essere stato “scippato” di quella che considerava una sua creatura: «Siamo stati noi – ha detto Vicenzi – ad aver convinto lui della bontà di quel progetto. Murante avrebbe dovuto rimanere in Forza Novara come ha fatto Mattiuz, invece di rientrare in Forza Italia nel momento in cui serviva per la sua candidatura alle regionali. Ma sono state scelte personali».

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Luca Mattioli

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