L’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone si prepara a salire sul palco di uno degli eventi più prestigiosi in Italia dedicati all’ambiente: il Festival CinemAmbiente di Torino, in programma il prossimo 7 giugno. L’evento, giunto a nuova edizione sotto la direzione di Lia Furxhi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, si conferma punto di riferimento nazionale per la sensibilizzazione ecologica attraverso il linguaggio cinematografico.
Il contributo dell’ecomuseo novarese si inserisce in un’intera giornata dedicata agli ecomusei piemontesi, a cura del progetto Ecomusei Palcoscenico Naturale, promosso da Fondazione Piemonte dal Vivo, Regione Piemonte, Abbonamento Musei Piemonte e Rete Ecomusei Piemonte. L’iniziativa punta a valorizzare il ruolo delle realtà museali locali nella diffusione della cultura ambientale, in particolare nei territori considerati “marginali” ma ricchi di tradizioni e risorse.
Il programma prenderà il via alle ore 16.00 presso il Cinema Massimo con “L’arte del feltro”, una dimostrazione artistica a cura della feltraia Romina Dogliani “Dorò” in collaborazione con l’Ecomuseo della Pastorizia. Alle 17.30, spazio al cuore del pomeriggio con il talk “Ecomusei in scena: storie di acque, montagne e comunità”. A rappresentare il territorio novarese sarà Andrea Del Duca, direttore dell’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, che interverrà insieme a Jacopo Mario Fogola, direttore del Dipartimento Territoriale Nord-Est di ARPA Piemonte, per affrontare il tema dell’inquinamento delle acque.
Seguirà un confronto su un’altra questione cruciale per le aree montane: lo spopolamento. Parteciperanno Barbara Barberis, coordinatrice dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno, e Roberto Colombero, presidente di Uncem Piemonte. A chiudere la giornata, una degustazione con prodotti tipici curata dagli Ecomusei del Gusto e dall’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, a conferma del legame profondo tra cultura, territorio e sostenibilità.
Un’occasione importante per far conoscere anche al pubblico torinese l’impegno del nostro ecomuseo nel raccontare e proteggere il paesaggio, la biodiversità e la memoria collettiva delle comunità lacustri e montane.