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Continua il progetto di cortometraggi “Io resto a casa”

Continua il progetto di cortometraggi dall’autrice teatrale, docente, giornalista e promotrice culturale novarese Chiara Pasetti e incentrati sulla pandemia vissuta dai più giovani. L’iniziativa, ideata insieme al regista savonese Mario Molinari e con l’adesione del cantante rapper Achille Lauro, era iniziata nello scorso marzo, in occasione del primo lockdown e si era concretizzata con la realizzazione di 18 video a cadenza settimanale, il primo dei quali intitolato “Io resto a casa – Aspettando”. Diffusi su Youtube, avevano principalmente raccontato l’esperienza di alcuni studenti alle prese con l’emergenza Covid in attesa di sostenere l’esame di maturità.

 

Nello scorso settembre il progetto (al momento destinato a protrarsi sino a giugno, questa volta a cadenza mensile) è ripartito con il titolo “Aspetto la fine” e il suo primo episodio (“L’incognita”) è stato dedicato alle incertezze legate al nuovo anno scolastico, tra lezioni in presenza e didattica a distanza. Il coinvolgimento si è nel frattempo ampliato e ha raccolto tra l’altro la partecipazione di due classi della scuola di acconciatori bergamasca “Olga Fiorini”, una quarta del liceo Artistico “Palizzi” di Lanciano (Chieti), uno studente di Asti e due studenti universitari galliatesi, i gemelli Enrico ed Edoardo Borghesio, loro stessi attori amatoriali (nella foto), che sono riusciti a registrare un video su un palcoscenico prima che l’evolversi della situazione sanitaria imponesse una nuova chiusura, con l’obbligo per tutti di tornare a raccontare esperienze ed emozioni quasi esclusivamente davanti a una telecamera e fra le mura di casa, a eccezione delle materie degli indirizzi di studio che prevedono lezioni in laboratorio, protagonisti del video “La vita ti fotte”, frase tratta dalla canzone di Lauro “Tu che ne sai”. E poi ci sono anche l’attrice genovese Lisa Galantini, che interpreta una lirica di Marina Ivanovna Cvetaeva, e immagini girate a Milano e Genova nel corso della manifestazione – appello del mondo della cultura e dello spettacolo nuovamente costrette allo stop dalle disposizioni del Governo, mentre i disegni sono stati realizati da Mimmo Lombezzi.

Un contributo «libero e creativo – spiega Chiara Pasetti, impegnata quasi a tempo piano nella progettazione e lavorazione dei successivi “capitoli” – nel quale i ragazzi vogliono cercare di esprimere i loro sentimenti in questo difficile momento, lanciando anche un messaggio di speranza per ciò che ci attende».

Intanto il primo ciclo dei video, riuniti nell’antologia “Visioni dal lockdown”, sarà proposto il prossimo 5 dicembre sul web a cura del Teatro delle Udienze di Finale Ligure e dell’associazione Baba Jaga (tutte le info su www.teatrodelleudienze.org) e prossimamente anche sul sito del Comune di Novara nell’ambito dei progetti curati da A-Novara.

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Luca Mattioli

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