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Terza dose in Piemonte: anche l’ospedale Maggiore dà il via alle somministrazioni di vaccino

Sul territorio regionale quasi il 90% dei 3,3 milioni di cittadini che hanno aderito alla campagna vaccinale ha già completato il ciclo

IL Piemonte è una delle prime Regioni a partire con la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid. La campagna è iniziata nel pomeriggio di oggi e anche l’ospedale Maggiore di Novara ha dato il via con i soggetti fragili. I primi sono, infatti, i trapiantati seguiti dai pazienti oncologici e dializzati. Complessivamente sonio circa 700 i pazienti interessati: il tutto si dovrebbe concludere nel giro di un mese o poco più. Le procedure, infatti, saranno più rapide rispetto alle prime somministrazioni in quanto l’anamnesi e le altre procedure burocratiche sono già state eseguite. In modo da creare il minor disagio possibile ai pazienti l’ospedale ha organizzato la terza inoculazione con le stesse procedure e negli stessi luoghi.

Intanto in Piemonte quasi il 90% dei 3,3 milioni di cittadini che hanno aderito alla campagna vaccinale ha già completato il ciclo con due dosi. La platea potenziale degli over12 è composta da 4 milioni di persone, per cui coloro che non hanno ancora aderito sono 720mila (il 17%) e di questi 160mila hanno più di 60 anni.

Da inizio settembre hanno aderito 80mila persone e al momento si registrano circa 3-4mila nuove preadesioni al giorno sul portale www.IlPiemontetivaccina.it, raddoppiate rispetto alla scorsa settimana dopo l’estensione del green pass ad altre categorie lavorative.

Attualmente il Piemonte ha a disposizione circa 900mila vaccini: oltre 580mila dosi di Pfizer, 300mila di Moderna e 25mila di Johnson&Johnson. Quantitativi giudicati più che sufficienti per coprire il fabbisogno attuale della campagna vaccinale, anche alla luce degli arrivi previsti nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda invece AstraZeneca il Piemonte, nelle scorse settimane, ha trattenuto le dosi necessarie al completamento dei richiami degli over60 (circa 3mila) e rimesso nelle disponibilità della struttura commissariale altre 36.500 dosi, il cui utilizzo sul territorio piemontese è stato sostituito dai vaccini Pfizer e Moderna.

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